Domenica 05 Maggio 2024

I 70 anni di Robert De Niro, un gigante un po' italiano

 
Pessimo studente sui banchi, ottimo allievo sulla strada,Robert De Niro trovò nel vicino Martin Scorsese l’amicod’elezione. Mette per la prima volta il naso su un set con unapiccola parte in “Tre camere a Manhattan“ di Marcel Carné(1965). Ma è tre anni dopo che fa il suo ingresso nel cinema, edalla porta principale. Un altro “figlio di Little Italy“ comeBrian De Palma (in verità nato a Newark), lo sceglie comeprotagonista per “Ciao America“ e “Hi Mom!“. Sono due film quasisperimentali, nati fuori dal circuito commerciale, ma diventanoparte della “Nuova Hollywood“ che si impone già prepotente.
Il maestro di tutti rimane Roger Corman (che infatti ingaggiaDe Niro ne “Il clan dei Barker“, 1970), ma a fare la differenzaè il “clan“ degli italo-americani, ricchissimo di talenti:Scorsese, Coppola, Cimino, De Palma, De Niro, Pacino, Pesci. A Francis Coppola il giovane Bob De Niro dovrà il suo primoOscar (da non protagonista) per il giovane Vito Corleone nel“Padrino Parte II“. Di suo, De Niro aggiunse una formidabilerecitazione quasi tutta in siciliano (lingua appresa in pochesettimane) e si incontra sul set con Al Pacino che, in qualchemodo, sarà il suo antagonista storico sulla scena hollywoodiana.
 
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