Blitz all’Onu di Angelina Jolie.Dal red carpet al Palazzo di Vetro di New York, l’attrice èstata protagonista di un’arringa in seno al Consiglio diSicurezza invocando tolleranza zero contro gli stupri commessinelle zone di guerra e chiedendo un’azione più decisa da partedella comunità internazionale.Jolie, al suo debutto nella sala dell’organo esecutivo delleNazioni Unite come inviata speciale dell’agenzia per irifugiati, ha bacchettato i Quindici, sottolineando come laviolenza sessuale in guerra sia un crimine che la lotta controdi esso deve diventare la priorità numero uno. «Lo stupro èun’arma di guerra, un atto di aggressione, e un crimine control’umanità. Contrastare la violenza sessuale è una vostraresponsabilità», ha tuonato, per nulla a disagio tra irappresentanti delle grandi potenze mondiali, affermando senzamezzi termini che o si attribuisce a questa battaglia un ruoloprioritario, oppure questo orrore continuerà.
«Non dimenticherò mai i loro racconti - ha spiegato - Peresempio la donna siriana che ho incontrato in Giordania lascorsa settimana, la quale mi ha chiesto di non rivelare la suaidentità, perchè altrimenti sarebbe stata aggredita di nuovo,e magari uccisa. E ancora una bambina di cinque anni che èstata stuprata perchè il suo aggressore sapeva che l’avrebbefatta franca». «Tutti i Paesi del mondo hanno il dovere difare un passo in avanti, ma il punto di partenza dovete esserevoi - ha chiosato l’attrice rivolta ai Quindici - Assumetevi levostre responsabilità e mostrate una leadership forte».
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