Alberto Sordi, a dieci anni dalla suascomparsa, fa ridere anche quando è in mostra. È quello cheaccade alla grande mostra “Alberto Sordi e la sua Roma“ (15febbraio-31 marzo) che vuole rendere omaggio alla mascheraromana e italiana per eccellenza e al suo rapporto con lacapitale attraverso fotografie, filmati, lettere, materialiaudio e video, sceneggiature, oggetti e documenti, provenientidalla casa, dallo studio e dagli archivi privati.
L’esposizione al Complesso del Vittoriano, promossa da RomaCapitale in collaborazione con il Ministero per i BeniCulturali, Direzione per il Cinema, RAI, con il patrocinio diFondazione Alberto Sordi, Media Partner, Il Messaggero, è acura di Gloria Satta, Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia eTiziana Appetito.
Come scrive la curatrice Gloria Satta: “Nel romanzosorprendente della sua vita, la storia d’amore con Roma occupaun ruolo chiave. Albertone era perdutamente innamorato della suacittà. La considerava la più bella del mondo e sognava diliberarla dal traffico. Dovette limitarsi a ’governarla’ nelgiorno del suo ottantesimo compleanno, il 15 giugno del 2000,quando il sindaco Francesco Rutelli gli affidò la fasciatricolore per 24 ore tra ali di folla acclamante.Indimenticabile. L’attore è stato il miglior ambasciatore dellaromanità nel mondo“.
«Quante vite ha vissuto Alberto Sordi - dice invece Mollica -,in quanti personaggi si è incarnato, in quante storie si èimmedesimato? Tante che non basta una vita intera a raccontarel’incrocio di avventure di cui è stato sempre protagonista congenialità, divertimento, lucidità, coraggio, generosità. Ditutto questo è stato attore, regista, sceneggiatore,orchestratore, cantante, affabulatore. Sordi è stato un poeta,figlio di Omero e del Belli, il nostro Ulisse che haattraversato il dopoguerra italiano sgangherato e sbandato, macosì vitale, col cuore negli occhi, il disincanto nella testa,il non arrendersi nelle gambe, l’arte della sopravvivenza nellemani, e una risata che quando arrivava era musica e sembravaaprisse le porte del paradiso».
A visitare la mostra anche l’unica sorella sopravvissuta,Aurelia (la faccia di Sordi sul corpo di una donna minuta eanziana, 96 anni), ma andranno a rendere omaggio stasera alcomico romano anche l’ex premier Silvio Berlusconi e il sindacodi Roma Gianni Alemanno.Alberto Sordi è morto a 83 anni nella notte tra il 24 e il25 febbraio 2003.
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