A vent’anni dalle stragi in cui morirono i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, assieme alle loro scorte, l’agenzia giornalistica ANSA ha allestito a Palazzo Branciforte, appena restaurato dall’architetto Gae Aulenti, una mostra sui magistrati uccisi, che sarà inaugurata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione delle manifestazioni per l’anniversario della strage di Capaci. La mostra, dal titolo “Falcone e Borsellino vent’anni dopo. Non li avete uccisi le loro idee cammineranno sulle nostre gambe“, raccoglie le istantanee tratte dall’archivio fotografico dell’ANSA che ricostruiscono la vita dei due magistrati, dalla nascita fino alla loro uccisione. L’esposizione è stata allestita anche grazie al contributo delle famiglie dei due magistrati che hanno messo a disposizione foto private che rappresentano momenti di vita familiare. All’interno della mostra sarà proiettato anche un filmato con immagini di repertorio realizzato della Tgr Rai Sicilia. In questa foto del 1991 l’allora ministro della giustizia Claudio Martelli chiama a Roma Giovanni Falcone per dirigere il Dipartimento degli Affari Penali.
Il 19 luglio del 1992 un’autobomba esplode alle 16.58 in via D’Amelio. Paolo Borsellino viene dilaniato mentre si sta recando in casa della madre. Con lui muoiono anche cinque agenti di scorta: Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina.
Il pentito Tommaso Buscetta, arrestato in Brasile il 24 ottobre del 1983, rientra in Italia dopo l’estradizione. Foto del 1984.
Il 3 settembre del 1982 il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti Carraro, vengono assassinati in un agguato nel centro di Palermo.
I giudici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fotografati a Roma in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Foto del 1992.
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