Martedì 30 Aprile 2024

Aldo Moro e Peppino Impastato, 34 anni dopo

 
Per ricordare la sua figura sono state esposte per la prima volta, all’Archivio di Stato, le 11 lettere di Aldo Moro dalla prigione delle Brigate Rosse. Il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi cita ilpresidente della Repubblica Napolitano, per sottolinearel’estrema attualità di quei documenti che l’Istituto per ilrestauro del libro (Icrcpal) ha appena salvato. Scritte a mano, su fogli di carta a quadretti che gli esamidei tecnici hanno dimostrato di essere di pessima qualità,quelle lettere, tutte dell’ultimo periodo, il più drammaticodella prigionia di Moro, come sottolinea il funzionariodell’Archivio di Stato che ne ha curato la presentazione MicheleDe Sivo, sono rimaste per 34 anni in una cartellina deltribunale di Roma che le aveva acquisite insieme ad unadodicesima missiva indirizzata a Bettino Craxi, poi restituitaal leader socialista.
Peppino Impastato
 
 
Francesco Cossiga sapeva che avrebberorapito Aldo Moro. La pensa così Ferdinando Imposimato, l’exmagistrato che fu giudice istruttore del Caso Moro. «Ci sono ancora molte cose da chiarire. Lui si potevasicuramente salvare, - continua - perchè avevano trovato la sua prigione. Esoprattutto perchè si sapeva prima di quel 16 marzo che Morosarebbe stato rapito».
 
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