Giovedì 02 Maggio 2024

Taormina, la lotta al punteruolo rosso

Tre progetti contro il punteruolo rosso nelll’area di Taormina, e che riguardano anche Castelmola e Gallodoro. A realizzarli l’associazione Serapide.
Attualmente i risultati più concreti sono dati dal progetto in atto sul comune di Taormina dove sono stati individuati e segnalati oltre 300 esemplari di palme infetti rappresentati in prevalenza dalla Phoenix canariensis, realizzati vari incontri di sensibilizzazione, offerto consulenza gratuita su interventi e modalità di abbattimento e distruzione del materiale infetto.
I primi risultati indicano un numero di catture superiore di femmine (64%) rispetto ai maschi. Secondo il professore Santi Longo della Facoltà di Agraria di Catania, “il monitoraggio protratto nel tempo consente di definire i periodi di maggiore attività degli adulti del Rincoforo e certamente avere eliminato circa 5000 adulti (in massima parte femmine capaci ognuna di deporre in media un centinaio di uova ) ha ridotto la popolazione dell’insetto; tuttavia considerando che da una palma delle Canarie (anche dopo la morte) possono sviluppare in media 300-400 adulti, i 5000 adulti catturati rappresentano l’’equivalente della popolazione presente in 13-17 palme. Non eliminare tempestivamente le palme gravemente infestate e ormai irrecuperabili per la morte dell’’unico apice vegetativo rende vani gli sforzi delle catture e dei trattamenti con i prodotti autorizzati fino alla fine del mese.Tuttavia anche poche catture consentono una importante sensibilizzazione dell’opinione pubblica“
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Al progetto partecipano a vario titolo il Comune, la Regione Siciliana, la Curia, la Lega Ambiente circolo di Taormina, la Facoltà di Agraria di Catania, l’Ordine degli Agronomi di Messina, le associazioni dei commerciante e degli albergatori di Taormina ed altre associazioni cittadine sensibili alle problematiche ambientali.
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