All’inizio dell’anno nella nostra classe i rapporti tra noi ragazzi non erano dei migliori, si stavano alzando delle mura invisibili tra gruppetti di compagni. Con l’aiuto della nostra professoressa Maria La Russa, abbiamo riflettuto su questo problema e su quanto sia brutto e pericoloso farsi sopraffare dalla rabbia o dall’odio. Piano piano il nostro atteggiamento è cambiato. Ora che l’anno scolastico è alla fine c’è un pizzico di tristezza in tutti noi ragazzi della III C. Per questo, guidati, abbiamo realizzato uno spettacolo per far riflettere tutti sul valore dell’amicizia, e sull’inutilità di costruire mura invisibili ma pericolose, per questo lo abbiamo intitolato: «I migliori anni della nostra vita». Abbiamo tradotto e messo in scena un play (un gioco) scritto da David Campton. «Us and Them (Noi e loro)». Nello spettacolo abbiamo cantato, fatto delle riflessioni sull’immigrazione clandestina e letto una poesia di Paulo Coelho intitolata «Le cose che ho imparato dalla vita». Nella foto, da sinistra: davanti Dhishana Thevanathn, Rosalia Marino, Claudia Puccio, Alessio Pensabene e Gianluca Napoli; dietro Aurora Nicosia, Giovanni Randazzo, Iolanda Piano e Vincenzo Lombardo (testo di Aurora Nicosia III C - scuola media Silvio Boccone).
Noi alunni della Nuccio abbiamo cantatonell’aula magna dell’ospedale Di Cristina. Il nostro istitutoha istituito infatti la «Scuolain ospedale», dove i bambini ricoveratipossono seguire le attivitàdidattiche. Da sinistra RosalbaGrasso, EmmaLa Barbera, AntonioBotindari, Annamaria Landolina,Alessio Cangelosi, Salvo Bilello,Desire Lo Presti, Emmanuel Oduro,Luana Meli, Eduardo Di Gesu, ManfrediArbisi, Rosaria Pesco, MartinCirrito, Giuseppe Ferrara, KatiaAugello, Giovanni Siracusa, FrancescoMazzeo, Paolo Catalano.