Grandi riconoscimenti per il cinema siciliano che nella serata dei David di Donatello di Roma si è aggiudicato diverse statuette.
Tra i protagonisti assoluti della 68esima edizione dell'ambito concorso italiano c'è il film "La stranezza" del regista palermitano Roberto Andó che su 14 candidature ha portato a casa ben 4 premi nelle categorie scenografia, costumi, sceneggiatura originale e produzione. Il film racconta la Sicilia del 1920 con una pellicola che è la genesi de “I sei personaggi in cerca d’autore” in cui Luigi Pirandello stesso è tra i protagonisti. Lo scrittore agrigentino incontra due attori dilettanti che stanno provando un nuovo spettacolo, che si trasforma, a poco a poco, in una resa dei conti tra platea ed attori. Ad interpretare i due teatranti i palermitani Salvo Ficarra e Valentino Picone, che non sono però riusciti ad ottenere il David come migliori attori maschili protagonisti.
La prima statuetta per il film girato in Sicilia l'ha invece portata a casa la costumista Maria Rita Barbera, che ha vinto il David di Donatello per i costumi originali della pellicola di Roberto Andó. Quest'ultimo si è aggiudicato il premio per la migliore sceneggiatura, condivisa con Ugo Chiti e Massimo Gaudioso.
Un altro premio per "La stranezza" è arrivato per la migliore produzione. A ritirare la statuetta dorata raffigurante il David Antonio Barbagallo con Bibi film, Medusa e Rai Cinema. Per il film di Andò riconoscimento anche per la scenografia a Giada Calabria e Loredana Raffi.
Il film italiano più bello, nella notte del David di Donatello condotta da Carlo Conti e Matilde Gioli, è stato Le otto montagne, la storia di Pietro e Bruno, amici d'infanzia che cercano di cancellare le impronte dei loro padri. Attraverso le difficoltà della vita, i due finiscono sempre per ritornare a casa, sulle montagne.
Un'altra statuetta, il David dello spettatore, è stata vinta dal trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo per il film "Il grande giorno" che per la prima volta nella loro carriera da attori sono riusciti ad ottenere questo prestigioso riconoscimento. Un altro successo per la Sicilia, visto che il 64enne Aldo Baglio è nato a Palermo da genitori di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta.
Si consolano solo con la candidatura ma non con la vittoria, in quello che è considerato l'oscar del cinema italiano, gli attori siciliani Ficarra e Picone, Luigi Lo Cascio, Rory Quattrocchi, Fausto Russo Alesi e il regista del film Spaccaossa, Vincenzo Pirrotta.
Tutti i premiati
Le Otto montagne dei registi belgi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh è il miglior film di questa edizione, la 68/ma dei David di Donatello, il film di amicizia a grandi altezze conquista anche miglior fotografia, sceneggiatura non originale e suono. Ma non finisce qui, a conquistare quattro statuette altri due film: il super favorito della vigilia Esterno notte di Marco Bellocchio che si porta a casa regia, attore protagonista (Fabrizio Gifuni), montaggio e trucco e La stranezza di Roberto Andò che vince nelle categorie: scenografia, costumi, sceneggiatura originale e produzione. Delusione invece per Il signore delle formiche di Gianni Amelio (classe 1945 e tre David vinti) che nonostante le undici candidature non ottiene nulla.
Bene invece La siccità di Paolo Virzì che ottiene il David alla miglior attrice non protagonista, Emanuela Fanelli, e agli effetti visivi e bene per L’ombra di Caravaggio di Michele Placido che porta a casa la miglior acconciatura a Desiree Corridoni e il David giovani.
Per Il grande giorno di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo invece il David dello spettatore, mentre il David esordio alla regia va al coraggioso film Settembre di Giulia Louise Steigerwalt che vince anche il David miglior attrice protagonista andato a Barbara Ronchi.
Tra i momenti più belli di questa edizione il David Speciale a Isabella Rossellini che alla domanda sul segreto della bellezza replica con il suo bel sorriso: «Il fotografo Richard Avedon mi disse un giorno che essere modella è un po' come essere un’attrice del cinema muto e che non c’è bellezza senza emozioni».
Tra i ricordi di questa edizione quello dedicato ad Anna Magnani, prima con una canzone di Noemi e poi con con l’attrice che dice in un’intervista : «Certo gli attori sono egoisti, egocentrici ed esibizionisti, ma guai se non ci fossero».
E ancora tra i ricordi quello dedicato a Gina Lollobrigida con filmati tratti dai suoi film con in testa lo straordinario Pane amore e fantasia di Luigi Comencini.
Tra gli altri premi quello alla miglior canzone andato a Proiettili cantata da Elodie nel film Ti mangio il cuore, mentre il miglior documentario è Il cerchio di Sophie Chiarello.
Infine, miglior film internazionale The Fabelsman di Steven Spielberg.
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