Doveva essere la partita che avrebbe consegnato al Napoli il suo terzo scudetto. E invece tutto è rinviato. E’ una pura formalità, ovviamente (i partenopei hanno ora 18 punti di vantaggio su sei gare da disputare sulla Lazio), ma la delusione è enorme per i tifosi partenopei. Al Diego Armando Maradona finisce 1-1 il derby con la Salernitana.
E’ passata da poco l’ora di gioco allo stadio Diego Armando Maradona quando l’uruguaiano Mathìas Olivera Miramontes colpisce di testa da centro area e fa capitolare il fortino della Salernitana che aveva resistito fino a quel momento all’assedio forsennato del Napoli. Un gol che fa tirare un sospiro di sollievo a milioni di tifosi e autorizza la festa che si prepara in città per il terzo scudetto atteso da 33 anni.
Spalletti schiera la sua squadra con un 4-3-3: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-jae, M. Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. A disposizione: Gollini, Marfella, Ostigard, J. Jesus, Bereszynski, Demme, Gaetano, Elmas, Ndombelè, Zedadka, Zerbin, Raspadori, Simeone. Paulo Sousa risponde con un 3-4-2-1: Ochoa; Daniliuc, Gyomber, Pirola; Mazzocchi, Vilhena, Coulibaly, Bradaric; Kastanos, Candreva; Dia. A disposizione: Sepe, Fiorillo, Lovato, Bronn, Troost-Ekong, Nicolussi Caviglia, Maggiore, Bohinen, Iervolino, Sambia, Botheim, Piatek, Bonazzoli.
Un primo tempo dominato dal Napoli che raramente, però, riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Ochoa. Al sessantesimo Spalletti decide di fare due cambi: Piotr Zieliski esce sostituito da Giacomo Raspadori e Hirving Lozano da Eljif Elmas. Due minuti dopo su corner a uscire proprio di Raspadori, l’uruguaiano Olivera anticipa tutti e batte Ochoa incrociando la conclusione di testa. Il Napoli sembra in pieno controllo quando, all’84', Boulaye Dia segna con un magnifico sinistro a giro il gol dell’1-1 che gela lo stadio Maradona. Per il portierone granata, migliore in campo, c'è ancora tempo di gloria con Kvaratskhelia che si vede parare un tiro a giro. Finisce 1-1 e la festa scudetto è rimandata. Di poco.
Il Sassuolo ribalta l'Empoli
Una doppietta di Domenico Berardi nel finale ha regalato al Sassuolo la vittoria in rimonta sull'Empoli. Al Mapei gli ospiti erano passati in vantaggio con Cambiaghi all’11mo ma sono stati riacciuffati dal 28enne attaccante calabrese a segno all’82mo e poi con un rigore trafsormato al 97mo. I neroverdi erano anche rimasti in 10 dal 74mo per un rosso diretto ad Andrea Pinamonti.
Pari tra Cremonese e Verona
Lo spareggio salvezza tra Cremonese e Verona è finito con un 1-1 che serve più agli ospiti che ai lombardi a cui servivano i tre punti per continuare a credere nella permanenza in A. Allo Zini i padroni di casa sono passati in vantaggio al nono con Okereke ma sono stati riagguantati da Verdi al 75mo. La Cremonese ha giocato in 10 dal 62mo per l’espulsione di Quagliata.
Fiorentina-Sampdoria 5-0
La Fiorentina ha travolto 5-0 la Sampdoria al Franchi: di Castrovilli (45+2), Dodò (62mo), Duncan (66mo), Kouamè (76mo) e Terzic (88mo) le reti viola. I blucerchiati, sempre più ultimi, vedono ormai avvicinarsi la retrocessione.
La Juve non passa a Bologna
Pareggio 1-1 tra Bologna e Juventus: gli emiliani sono passati in vantaggio con un rigore trasformato da Orsolini, al 61mo la rete di Milik. Un risultato che non soddisfa nessuna delle due: al Dall’Ara i rossoblu cercavano la vittoria sui bianconeri dopo 25 anni, la Juve si vede avvicinare il gruppetto delle inseguitrici al quarto posto, Inter, Milan e Roma.
Il Bologna è passato in vantaggio su rigore al nono minuto con Orsolini che ha trasformato il rigore concesso per il suo atterramento in area da parte di Danilo, visto dal Var e assegnato direttamente da Lissone perchè il monitor in campo non funzionava. Alla mezz'ora rigore per la Juventus: Milik viene colpito da Lucumi sulla linea destra dell’area di rigore. Lo stesso polacco va sul dischetto ma dopo una rincorsa in surplace fa partire un tiro debole e abbastanza centrale, parato da agevolmente da Skorupski.
Milik si riscatta nella ripresa: al 61mo assolo sulla sinistra di Ilink, scambio con Chiesa e rimpalli in area, la palla da Posch arriva all’attaccante polacco che con un gran diagonale insacca alle spalle di Skorupski.
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