Resiste il bunker del Verona e il Napoli non riesce ad andare al di là dello 0-0. Il Verona porta a casa un punto che consente ai veneti di rimanere ancora in corsa per la salvezza. Spalletti porta Osimhen in panchina e lo manda in campo soltanto per i venti minuti finali della partita. La presenza del nigeriano rappresenta una svolta per gli azzurri ed è proprio Osimhen a sfiorare il gol quando una sua conclusione finisce sulla traversa con Montipò battuto. Spalletti tiene a riposo Rrahmani, Mario Rui, Lobotka, Zielinski e Kvaratskhelia (gli ultimi tre subentrano nella ripresa). Inevitabilmente la manovra ne risente e soprattutto in attacco, dove Raspadori gioca al centro con Politano e Lozano sui lati, i padroni di casa non riescono a creare occasioni da gol. Nel primo tempo il Napoli non conclude mai nello specchio della porta e Montipò non corre alcun rischio. Il Verona che il duo Zaffaroni-Bocchetti schiera con il 4-4-2, tenendo Duda e Gaich in avanti e piazzando Lasagna sulla corsia laterale di destra, si difende con ordine e con notevole intensità agonistica. Quando il Napoli attacca i gialloblu mantengono sistematicamente tutti e undici i calciatori dietro la linea della palla e chiudono ogni linea di passaggio. Il Verona affida le sue velleità offensive esclusivamente alle puntate di Lasagna, il quale nel primo tempo riesce a rendersi pericoloso con due conclusioni. Il fulcro della manovra dei gialloblu è Tameze, capace di difendere davanti alla sua area di rigore e al tempo stesso di lanciare i contropiede dei veneti quando se ne creano i presupposti. Il Napoli fa girare il pallone da un lato all’altro del terreno di gioco, mantenendone il possesso in maniera quasi esclusiva. Ma è l’intensità che manca alla squadra di Spalletti e l’assenza dei consueti punti di riferimento offensivi fa il resto. Il tema tattico della partita non cambia nel secondo tempo. Il Napoli mantiene il possesso palla (che a fine gara sfiora l'80 per cento) ma non trova la necessaria profondità. Gli ingressi in campo di Kvaratskhelia, Osimhen, Zielinski e Lobotka danno più qualità al gioco, ma la difesa del Verona non si scompone e non offre quasi mai spazi e opportunità. Anzi sono proprio i veneti a fallire nel recupero il gol della clamorosa vittoria. L’azione parte da Verdi che ruba palla a Kvaratskhelia con un intervento duro ma giudicato regolare dall’arbitro La Penna. L’ex del Napoli, con gli azzurri tutti in attacco, serve in profondità Ngonge il quale arriva davanti a Meret e tenta di superarlo con un pallonetto che finisce sul fondo. Per il Napoli sarebbe stata davvero una beffa. Ai calciatori non rimane che andare a salutare sotto le curve i ritrovati tifosi che ora aspettano la partita di Champions con il Milan per aiutare la squadra a ribaltare il punteggio dell’andata e qualificarsi per la semifinale.
Napoli-Verona 0-0
NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Kim 6, Jesus 6, Oliveira 6; Anguissa 6, Demme 6 (19' st Zielinski 6), Elmas 5.5 (28' st Lobotka 6.5); Politano 6.5 (39' st Zedadka sv), Raspadori 5.5 (28' st Osimhen 6.5), Lozano 5.5 (19' st Kvaratskhelia 6). In panchina: Marfella, Gollini, Mario Rui, Rrahmani, Bereszynski, Ostigard, Zerbin. Allenatore: Spalletti 6 VERONA (3-4-1-2): Montipò 6: Dawidowicz 6.5, Hien 6.5, Ceccherini 6 (20' st Coppola 6); Faraoni 6.5 (25' st Terracciano 6), Tameze 6.5, Abildgaard 6, Depaoli 6; Duda 6.5 (25' st Verdi 6), Lasagna 6.5 (42' Ngonge 5), Gaich 5.5 (20' st Djuric 6). In panchina: Berardi, Perilli, Cabal, Sulemana, Braaf, Kallon. Allenatore: Zaffaroni 6.5 ARBITRO: La Penna di Roma 6 NOTE: serata uggiosa, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Ceccherini, Terracciano, Dawidowicz, Kvaratskhelia, Verdi. Angoli: 4-0. Recupero: 1', 4'