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La Juventus sbanca Friburgo, la Roma resiste alla Real Sociedad e volano ai quarti

Missione compiuta per Juventus e Roma che tornano, rispettivamente da Friburgo e San Sebastián, con la qualificazione ai quarti di finale di Europa League.

Vlahovic e Chiesa lanciano la Juve

Dopo la vittoria di misura nella gara d’andata all’Allianz Stadium, la Juventus si ripete anche al ritorno contro il Friburgo e si qualifica ai quarti di finale di Europa League. All’Europa-Park Stadion i bianconeri s’impongono 2-0 grazie al calcio di rigore allo scadere del primo tempo di Dusan Vlahovic, a cui in precedenza era stato annullato un altro gol per fuorigioco, e al sigillo finale di Chiesa. Tedeschi costretti anche a fronteggiare l’inferiorità numerica per oltre metà gara, a causa dell’espulsione di Gulde proprio in occasione del penalty (doppio giallo). Domani la squadra di Allegri conoscerà il prossimo avversario che incontrerà lungo il cammino europeo.

La prima grande palla gol del match la costruiscono i padroni di casa a ridosso di metà frazione, quando Ginter stacca alla perfezione di testa sul corner di Gunter trovando la grande parata di Szczesny. Dopo una manciata di minuti i bianconeri rispondono segnando il possibile gol del vantaggio con Vlahovic, ma la rete del serbo viene annullata dal Var per una sua stessa posizione irregolare su tocco di Kean, arrivato a seguito di una traversa colpita da Bremer sulla punizione di Kostic. Lo stesso Vlahovic si rifarà proprio allo scoccare del 45’, in occasione dell’episodio che stravolge completamente il match: il Var richiama ancora l’arbitro, stavolta per assegnare un calcio di rigore alla Juve dopo un tocco di mano di Gulde sul tiro di Gatti. Il numero 5 tedesco viene anche espulso per doppia ammonizione, mentre l’attaccante juventino dal dischetto fa 1-0. Nella ripresa, nonostante l’uomo in meno, il Friburgo prova con orgoglio a rimettersi in partita, sfiorando il pareggio al 57’ con Gregoritsch, respinto benissimo da Szczesny dopo una mischia furibonda in area. Con il passare dei minuti la Juve arretra il proprio baricentro, dando la sensazione di accontentarsi di difendere i due gol di vantaggio della doppia sfida: soltanto nel finale gli uomini di Allegri si fanno rivedere in avanti con Kean, che calcia vicino all’incrocio dei pali sfiorando il definitivo match point, poi ci pensa Chiesa a chiudere definitivamente il discorso segnando in pieno recupero la rete del 2-0.

Alla Roma basta andare in bianco

Alla Roma basta uno 0-0 in casa della Real Sociedad (in dieci negli ultimi scampoli di gara per il doppio giallo a Fernandez) per qualificarsi ai quarti di finale di Europa League, in virtù del 2-0 ottenuto allo stadio Olimpico una settimana fa. Alla Reale Arena i giallorossi giocano un buon primo tempo, si vedono annullare un gol di Smalling per fallo di mano, poi nella ripresa sono costretti a soffrire ma dimostrando grande carattere e concentrazione. Protagonista Rui Patricio con una bella parata su Oyarzabal e una traversa che nega allo stesso spagnolo il successivo tap-in vincente. Dopo una battaglia di 112 minuti (5’ di recupero nel primo tempo e 7’ nel secondo) fa festa quindi la squadra di Mourinho, che domani conoscerà il prossimo avversario europeo. E’ un primo tempo molto maschio e combattuto quello che va in scena a San Sebastian, fatto di tanti contatti, fischi arbitrali e di conseguenza poche emozioni. Il primo squillo del match è dei giallorossi e arriva al 15’, quando Dybala calcia da fuori area mettendo di un soffio a lato dopo una deviazione decisiva di un difensore. La risposta spagnola arriva a cavallo della mezz’ora con due tentativi di Mendez e Merino, entrambi centrali e bloccati agilmente da Rui Patricio. Per il resto succede veramente poco, giusto nel recupero del primo tempo la Roma troverebbe il vantaggio con un tocco sotto porta di Smalling su corner di Dybala, ma l’inglese devia con il braccio e induce il Var ad annullare la rete. Ad inizio ripresa la Real Sociedad prova subito ad aumentare ritmo e pressione, creando una grande opportunità al 47’ con Sorloth, che tutto solo a centro area sbaglia incredibilmente di testa. La più grande doppia palla gol del match però capita sui piedi di Oyarzabal una ventina di minuti più tardi, con lo spagnolo che da due passi si lascia prima ipnotizzare da Rui Patricio, poi sulla respinta colpisce una clamorosa traversa. Nell’ultima parte di gara i biancoblu sono costretti a caricare a testa bassa per concedersi qualche speranza, ma i giallorossi serrano molto bene le linee concedendo molto poco agli avversari. Al triplice fischio resiste quindi lo 0-0 che qualifica la Roma al prossimo turno.

Tifo violento anche a San Sebastián

Da Napoli a San Sebastián a prendersi la scena in questi giorni di coppa è stato il tifo violento. Anche poco prima della sfida tra la Real Sociedad e la Roma, infatti, ci sono stati alcuni scontri tra le due tifoserie lungo la strada che portava allo stadio. Fermati alcuni tifosi baschi e due romanisti, mentre i contusi sarebbero sempre due (entrambi giallorossi), di cui uno alla testa. I momenti di tensione si sono verificati alla periferia di Anoeta nonostante il cordone di sicurezza predisposto dalla polizia locale, ma il blitz degli ultras spagnoli, vestiti di nero, ha virato improvvisamente da Plaza Armerías verso la zona di arrivo del pullman con dentro i sostenitori romanisti che è stato assaltato con lancio di sedie e bottiglie di vetro. A quel punto alcuni tifosi della Roma hanno provato a forzare le porte del pullman, riuscendo a scendere per affrontare quelli della Real Sociedad. La rissa dunque è proseguita in strada, con i bar e i negozi della zona costretti a chiudere, salvo poi nel giro di un paio di minuti esserci l’intervento della polizia in assetto antisommossa che è riuscita a sedare gli scontri. Molti degli ultras spagnoli, con l’intervento delle forze delle ordine, sono scappati disperdendosi per la città, mentre quelli romanisti sono risaliti sull’autobus. Secondo dei testimoni oculari, pochi minuti prima dello scontro tra le due tifoserie, quella della Real, avrebbe anche cominciato a lanciare dei fumogeni contro la polizia, obbligata a dover chiudere le strade dove stavano passando i pullman romanisti.

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