L’Inter resiste al Porto con le unghie, con i denti e con le parate di un super Onana e torna ai quarti di finale di Champions League dopo dodici anni. In casa dei portoghesi infatti basta lo 0-0 ai nerazzurri per ritornare tra le top 8 squadre d’Europa, ma un pareggio strappato con il carattere dagli uomini di Simone Inzaghi: una prestazione di quantità, badando al sodo, quello che spesso a Lautaro Martinez e compagni è mancato in questa stagione. Senza dimenticare anche un pizzico di fortuna, perché nel finale il Porto ha sfiorato il gol che avrebbe portato la sfida ai supplementari per diverse occasioni nel giro di pochi minuti: prima Dumfries sulla linea, poi un super intervento di Onana, infine l’aiuto del palo e poi una traversa (ma in questo caso il gioco era già fermo) hanno mantenuto la sfida sullo 0-0 consentendo all’Inter di festeggiare la prima qualificazione ai quarti di finale di Champions League dalla stagione 2010/11. Anche se resta il caos per i tifosi nerazzurri, con migliaia di supporter tenuti fuori dallo stadio o fatti entrare con enorme ritardo nonostante i biglietti regolarmente acquistati con attimi di tensione anche con le forze dell’ordine.
Non è stata una partita facile, perché la posta in palio era tanta e la tensione pure, come dimostrato dai tanti errori da entrambe le parti. I portoghesi di Sergio Conceicao ci hanno provato ma senza grande convinzione, tanto che i diversi interventi di Onana nel corso dei 90' erano stati ordinaria amministrazione o poco più, fatta eccezione per un destro di Uribe dopo 3' che il portiere nigeriano ha messo in corner in tuffo. La migliore occasione nel primo tempo è capitata però all’Inter, con un contropiede in 3 contro 2 concluso da un mancino di Dzeko ben parato da Diogo Costa.
La tensione l’ha fatta da padrona anche nella ripresa, in cui Inzaghi ha perso Bastoni e Darmian per problemi muscolari. Il tecnico nerazzurro si è giocato poi la carta Lukaku, sperando di poter sfruttare gli spazi aperti lasciati dai portoghesi alla ricerca del vantaggio. Il finale è stato tutto in apnea per l’Inter, anche a causa del maxirecupero di 7' concesso dall’arbitro polacco Marciniak.
Dopo quasi 180' perfetti tra andata e ritorno, negli ultimi minuti la difesa nerazzurra ha pericolosamente sbandato nell’assalto del Porto. Prima Dumfries è stato decisivo togliendo dalla porta sulla riga una conclusione di Marcano a risolvere un mischione in area. Poi è stato Onana, che già aveva fatto una bella parata pochi minuti prima, a vestire i panni del supereroe, con un riflesso fondamentale su un colpo di testa ravvicinato di Taremi, respinto anche con l’aiuto del palo. E il legno della traversa ha fermato poco dopo un’altra zuccata di Grujic, ma l'arbitro aveva segnalato un fuorigioco. Ma non è bastato agli uomini di Conceicao: a fare festa sul prato del Do Dragao è l’Inter di Simone Inzaghi, che ora deve rilanciarsi anche in campionato perché domenica è attesa dal big match contro la Juventus a San Siro.
Porto-Inter 0-0
PORTO (4-2-3-1): D. Costa 6; Pepê 6, Cardoso 6, Marcano 6, Zaidu 5.5 (40'st Wendell sv); Grujic 6.5, Uribe 5.5 (40'st Namaso sv); Evanilson 5 (26'st Martinez 6), Eustaquio 6 (26'st Franco 6), Galeno 5.5; Taremi 6. In panchina: Ramos, Veron, Carmo, R. Conceiçao, Folha, Sousa, Borges, Samuel. Allenatore: S. Conceiçao 5.5
INTER (3-5-2): Onana 7.5; Darmian 7 (35' st Skriniar sv), Acerbi 7, Bastoni 6.5 (29' st De Vrij); Dumfries 6.5, Barella 6 (35' st Brozovic sv), Calhanoglu 6.5, Mkhitaryan 7, Dimarco 6 (25' st D’Ambrosio 6); Martinez 5, Dzeko 5.5 (25' st Lukaku 6). In panchina: Handanovic, Cordaz, Bellanova, Gagliardini, Asllani, Carboni, Correa. Allenatore: Inzaghi 6.5
ARBITRO: Marciniak (Pol) 6
NOTE: cielo sereno, campo in discrete condizioni. Espulso Pepê al 45'+6'st per doppia ammonizione. Ammoniti: Darmian, Dzeko, Acerbi, S. Conceiçao (all.). Angoli 6-3 per il Porto. Recupero: 3'; 7'
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