Milan ko a Firenze. I viola si impongono 2 a 1 con i gol di Gonzalez su rigore e di Jovic, inutile la rete di Theo nel recupero. I rossoneri, a pochi giorni dal ritorno di Champions in casa del Tottenham, falliscono il sorpasso della Lazio seconda, la Fiorentina trascinata da un grande Amrabat vede l’Europa meno lontana. Italiano si affida al solito 4-3-3 e in attacco dà fiducia a Cabral mentre Pioli conferma la difesa a 3 e concede un’altra chance a a De Ketelaere: i rossoneri sono reduci da 4 successi di fila, la Viola dal 3-0 al Verona. Primo tempo di sofferenza per gli ospiti. Dopo un tentativo di Mandragora, al 9’ Thiaw chiude su Ikonè lanciato in campo aperto. Al 12’ Maignan sventa una punizione di Bonaventura, poi si ripete su Gonzalez ma l’occasione più clamorosa è quella che arriva al 25’ quando Bonaventura calcia a colpo sicuro e il suo tiro, frenato dal portiere, viene salvato in extremis sulla linea da un disperato recupero di Tomori. Gli uomini di Pioli provano a farsi vedere in avanti con Giroud, il cui tiro viene bloccato da Terracciano, ma l’ultimo quarto d’ora scorre senza emozioni e in sostanziale equilibrio. In apertura di ripresa la svolta, Ikonè scappa a Tomori che gli frana addosso in piena area: dal dischetto (è il 49’) Gonzalez spiazza Maignan e porta in vantaggio i padroni di casa. Il Milan reagisce con veemenza e dopo un tiro da fuori di Rebic, parato senza difficoltà, sfiora il pari al 57’ con Theo: bravissimo Terracciano a deviare in corner. Al 65’ triplo cambio per Pioli, dentro Origi, Ibra e Bakayoko, fuori Giroud, Bennacer e Rebic ma è Dodo a impegnare Maignan, prima che all’80 l’arbitro Di Bello assegni un penalty ai rossoneri per un inesistente fallo di mano di Cabral: per fortuna che c’è il Var a farlo tornare sui suoi passi. Il Milan prova l’ultimo assalto ma viene infilato in contropiede da Dodo che confeziona un cross delizioso per Jovic appena entrato: tuffo di testa e 2-0. Sembra finita ma al 94’ Theo trova il gol con un tiro sotto la traversa. Brividi per il popolo del Franchi ma non c’è più tempo: finisce 2-1.