L’Atalanta batte la Lazio al termine di una partita bellissima, per intensità, ritmo e numero di occasioni confezionate nell’arco degli oltre 90'. All’Olimpico va in scena una sfida bella ed emozionante, assolutamente priva di pause, con azioni da una parte e dall’altra come se ne vedono di rado nel massimo campionato italiano. Squadre propositive, voglia di vincere senza calcoli, solo geometrie, gioco, ritmo e una condizione atletica invidiabile dei giocatori in campo. L'Atalanta ha meritato il 2-0 finale, perché ha giocato di più e con maggiore intensità rispetto agli avversari, presi d’infilata fin dalle primissime battute di gioco. La coppia d’attacco di Gasperini, formata da Lookman e Hojlund, può essere affiancata solo da Kvaratskhelia e Osimhen, punte del Napoli. Nessuno come loro in Italia. Già nel primo tempo c'è spazio per i fuochi d’artificio: alla fine si conteranno ben 13 tiri in porta, fra cui un gol. Il festival viene aperto al 10' da un’azione tambureggiante nell’area della Lazio, conclusa con un tiro di Zappacosta da distanza piuttosto ravvicinata che sfiora il palo. È l’Atalanta a fare la partita: la squadra di Gasperini appare incontenibile e la Lazio soffre, rischiando il tracollo quando gli avversari partono a tutta. Al 12' Lookman, dalla sinistra, pesca sulla destra Hateboer, la cui conclusione viene respinta in angolo dal portiere. La Lazio si sveglia al 17': Milinkovic-Savic dribbla un avversario sulla linea dei 16 metri, nell’azione subentra Immobile che gli «ruba» il pallone e calcia alto di poco un rigore in movimento. L’Atalanta si rifà sotto al 21': Lookman conclude, Cataldi corregge e costringe Provedel a una deviazione acrobatica, con il pallone che finisce in angolo dopo essere rimbalzato sulla traversa. Dai e dai, al 23' l’Atalanta passa con una parabola velenosa di Zappacosta che manda il pallone sotto l’incrocio alla sinistra di Provedel. I bergamaschi non si fermano e al 35' Lookman avvia un contropiede, Hojlund lo finalizza con un diagonale che sembra gol, ma finisce fuori. Poco dopo si ferma Romagnoli, brutta notizia per la Lazio: entra Patric. Al 43' i biancocelesti vanno vicinissimi al pari (immeritato): Zaccagni, infatti, impegna severamente Musso in una parata da applausi. Al ritorno in campo la Lazio parte a tutta e Immobile fallisce subito l’1-1, facendosi respingere il pallone da Musso a pochi passi dalla porta. Passa 1' e Hojlund fa la stessa cosa davanti a Provedel. Lazio-Atalanta è una sfida senza un attimo di respiro: bella e assai incerta. Il ritmo resta alto, gli animi si accendono e il tutto va a vantaggio dell’Atalanta, che vede scorrere i minuti. Al 20' gli ospiti chiudono i conti con i soliti due: Lookman va via sulla sinistra, mette al centro per Hojlund che finisce dentro la porta con tutto il pallone, per il 2-0 finale.
Lazio-Atalanta 0-2
RETI: pt 23' Zappacosta; st 20' Hojlund LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Marusic 5, Casale 5.5, Romagnoli 6 (39' pt Patric 5), Hysaj 5.5 (13' st Lazzari 5.5); Milinkovic-Savic 6.5, Cataldi 6 (13' st Vecino 6), Luis Alberto 5; Felipe Anderson 5 (13' st Pedro 5.5), Immobile 5, Zaccagni 6. In panchina: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Gila, Marcos Antonio, Basic, Cancellieri, Romero. Allenatore: Sarri 5.5 ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6; Toloi 6.5, Djimsiti 7, Scalvini 6.5 (13' st Palomino 7); Hateboer 6.5 (19' st Demiral 6), De Roon 6.5, Koopmeiners 7, Zappacosta 7; Ederson 6; Lookman 7 (44' st Zapata sv), Hojlund 7 (44' st Boga sv). In panchina: Sportiello, Bertini, Okoli, Boga, Ruggeri, Vorlicky, Zapata, Soppy. Allenatore: Gasperini 7 ARBITRO: Orsato di Schio 6.5 NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti Zaccagni, Scalvini, De Roon. Angoli: 5-6. Recupero: 2', 6'