Le favole del calcio non sempre hanno l'esito felice, ma restano pur sempre belle favole. In finale al Mondiale, contro l’Argentina di Leo Messi, va da pronostico la Francia campione in carica. Il Marocco, vera sorpresa del torneo, si deve accontentare dell’applauso del mondo, che dopo il 2-0 dei Bleus in semifinale, gli rende omaggio per coraggio, sfrontatezza e bel gioco. A fare la differenza è stato certo il superiore tasso tecnico dei Bleus, ma anche un pizzico di fortuna di Deschamps, un’iniziale scelta sbagliata di Regragui e la mancanza di esperienza dei giocatori nordafricani sotto porta. La Francia è stata soprattutto la regia di Griezmann e le sgasate di Mbappè. Il Marocco, che pure ha dovuto rimontare uno svantaggio iniziale inatteso visti i precedenti difensivi, è stata squadra vera in un gioco sempre verticale, veloce, preciso, ma privo di un terminale offensivo. Di tutto questo hanno approfittato i campioni. Con Macron in tribuna al fianco di Infantino, la Francia si presenta da grande favorita. I 35 mila tifosi marocchini sugli spalti la fischiano, ma rispettano la Marsigliese. A raccontare le simpatie dei non coinvolti, il titolo prepartita del Jerusalem Post: «Siamo tutti marocchini». Tra i Bleus, Fofana sostituisce il raffreddato Rabiot, neanche in panchina, mentre Regragui perde il centrale difensivo Aguerd: lo sostituisce Dari, e forse anche per questo il ct del Marocco vira dal 4-3-3, che finora gli ha consentito di subire un solo gol, al 4-5-1. Una scelta che non pagherà, anche perché all’assenza di Aguerd si aggiungono le pessime condizioni del capitano Saiss, che pure prova ad esserci. Pronti via, la fortezza del Marocco cade presto, e apre la partita a scenari di gioco a viso aperto. Inevitabile sia su una disattenzione difensiva, protagonista El Yamiq, che buca la marcatura su Griezmann: ne nasce un pallone pericoloso in area su cui Mbappè si vede rimpallato due volte, alla seconda sul palo opposto è vincente la deviazione in acrobazia di Teo Hernandez, per l’1-0. È solo il 5' e la partita si accende: un paio di minuti e Ounahi scaglia un gran destro che Lloris toglie dall’angolino basso in volo, poi ci prova Ziyech lanciato in area, ma il tiro è sballato. Saiss gioca con una fasciatura alla coscia e soffre, Giroud al 18' ne approfitta, rubandogli palla per lanciarsi a rete: sul suo gran sinistro Bounou e tutto il Marocco sono graziati dal palo. Regragui corre ai ripari: esce il capitano Saiss infortunato, l'ingresso di Amallah restituisce alla squadra la consueta difesa a quattro. La spinta offensiva è costante, la Francia è costretta a falli sui quali il messicano Ramos lascia correre. Paradossale che il primo giallo sia per Boufal, per un fallo in attacco, e che un paio di minuti dopo l’arbitro grazi Dari sul pestone a Teo Hernandez. La Francia sfrutta le ripartenze e al 35' per due volte va vicina al raddoppio: Tchouameni lancia Mbappè, il destro in area è respinto da Bounou, Giroud al volo sfiora il palo. Ma che la partita sia apertissima lo ricorda in chiusura di tempo la gran rovesciata in area di El Yamiq: Lloris non ci arriva, ma il palo lo salva. Al rientro in campo, Regragui cambia ancora, Attiat-Allah terzino al posto di Mazraoui: stesso modulo, diversa spinta. I frutti dopo 8 minuti, in una manciata di secondi il neo entrato va vicino al gol due volte, svirgolando prima e mettendo al centro per En Nesyr poi (e Koundè salva in anticipo). Ziyech e Hakimi a destra fanno girare la testa alla difesa francese, il Marocco entra in area facile, ma gli manca il tocco finale. La Francia è schiacciata nella sua trequarti, vuole (o può?) puntare solo sulla velocità di Mbappè negli spazi aperti. Deschamps prova a invertire l’inerzia al 20' con Thuram dentro per Giroud, oramai completamente tagliato fuori, e Mbappè spostato al centro; la velocità del figlio d’arte consente ai Bleus di rifarsi sotto, con un paio di sortite pericolose. Hamdallah, subentrato anche lui, si divora però l’occasione del pari alla mezzora, su palla rubata a Tchouameni: entra in area, ma aspetta troppo per il tiro vincente. E allora arriva la punizione del calcio: è il 34', Mbappè fa slalom in area e tira, sulla deviazione si fionda sul secondo palo per il 2-0 Kolo Muani, appena entrato per Dembelè. La partita finisce lì, anche se il Marocco ci crede e attacca. Ma quando al 5' di recupero Koundè sulla linea nega anche la soddisfazione di un gol ininfluente, sembra destino. Nell’olimpo dei Mondiali si entra solo per grandeur. Tocca a Mbappè e Messi sfidarsi per la Coppa. Al Marocco resta la finalina e l’applauso del mondo.
Francia-Marocco 2-0
RETI: pt 5' T. Hernandez; st 34' Kolo Muani FRANCIA (4-2-3-1): Lloris 7; Koundè 7, Varane 6.5, Konatè 7, T. Hernandez 7.5; Tchouameni 6.5, Fofana 6; Dembèlè 6.5 (33' st Kolo Muani 7), Griezmann 7, Mbappè 6; Giroud 5.5 (20' st Thuram 6). In panchina: Mandanda, Areola, Pavard, Disasi, Guendouzi, Veretout, Saliba, Upamecano, Coman, Camavinga. Allenatore: Deschamps 7 MAROCCO (5-4-1): Bounou 6; Hakimi 6, El Yamiq 5.5, Dari 5, Saiss 5.5 (21' pt Amallah 6, 33' st Ezzalzouli sv), Mazraoui 5.5 (1' st Attiyat Allah 5.5); Ziyech 5.5, Amrabat 6, Ounahi 5.5, Boufal 5.5 (21' st Aboukhlal 6); En Nesyri 5 (21' st Hamdallah 5.5). In panchina: Mohamedi, Zaroury, Sabiri, Chair, Tagnaouti, El Khannous, Benoun, Jabrane. Allenatore: Regragui 5.5 ARBITRO: Ramos (Messico) 5.5 NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Boufal. Angoli 2-3. Recupero 3', 6'