Giovedì 19 Dicembre 2024

Mondiali, il Marocco nella storia: giocherà i quarti di finale col Portogallo

Yahya Attiat-Allah e Abde Ezzalzouli
 
 
 
 
 
 
 
Goncalo Ramos
 
Rafael Leao
 
Cristiano Ronaldo

Il Marocco fa la storia e raggiunge per la prima volta i quarti del Mondiale di calcio battendo 3-0 e con merito la Spagna ai calci di rigore.  Giocherà contro il Portogallo che ha battuto  6-1 la Svizzera. Protagonista ed eroe della qualificazione marocchina che fa la gioia non di un solo Paese, ma di tutto il Continente africano, è il portiere Yassine Bounou. Lui gioca in Spagna, nel Siviglia, ed ha studiato i rigoristi della Roja. Infatti para i tiri di Soler e Busquets, mentre Sarabia al primo penalty aveva colto il palo. È invece l’ex interista Hakimi a realizzare la rete decisiva, quella che fa impazzire i suoi 35mila tifosi accalcati sugli spalti dell’Educational Stadium di Doha e terrà sveglio il Marocco per una notte di feste e balli. La Spagna esce ancora una volta dal dischetto, come gli era già successo nell’86 con il Belgio, nel 2002 con la Corea e nel 2018 con la Russia. Questa volta l’asfissiante tiki-taka imbastito da Luis Enrique non paga perché i 975 passaggi completati (contro appena 235 del Marocco) avvengono in gran parte lontano dalla porta avversaria. Come se fosse ipnotizzata dal proprio stesso gioco, specie nei 90’ regolamentari fatica faticato molto ad avvicinarsi a Bounou. E poi le è mancata la precisione: 14 tiri verso la porta ed solo due nello specchio. Non basta per smentellare le difese di un Marocco umile, attento, solido ed ordinato. Mai rinunciatario, va aggiunto, tanto da costruirsi le proprie occasioni senza lasciarsi intimidire. Si vede che quella del ct Regragui è una squadra composta in gran parte da gente che milita nei migliori campionati europei. Tra finale e supplementari c’è spazio anche per Walid Cheddira, capocannoniere della Serie B con la maglia del Bari, che si fa notare per un paio di sgroppate da centometrista e almeno altrettante occasioni da gol sprecate.. In avvio la novità nella Spagna è Llorente come esterno destro della difesa. Una scelta non felicissima perché Boufal lo metterà spesso in difficoltà, finchè non dovrà uscire per infortunio. Formazioni a specchio, schierate con il 4-3-3 e concentrate in poche decine di metri. Il Marocco dà subito segno di non voler concedere nulla ai maestri del palleggio ed i primi affondi sulle gambe sono assai decisi. L’arbitro argentino Rapallini deve fischiare spesso. Si gioca prevalentemente sugli equilibri dei rispettivi centrocampo. I tocchi di Gavi, Busquest e Pedri contro l’aggressività di Ounhai, Amrabat e Amallah. Il primo pericolo lo corre il Marocco, al 26’, su un errore di Bounou che consente alla Spagna di recuperare palla. Poi il portiere rimedia, deviando miracolosamente contro la traversa la conclusione di Gavi. Pochi minuti ed il Marocco, su una palla persa in uscita dalla Spagna, impegna Unai Simon con il rasoterra di Mazraoui. Il finale di tempo vede la Roja in sofferenza: al 42’ Aguerd, di testa, alza da ottima posizione il cross di Boufal. All’intervallo tanto possesso palla della Spagna, ma il Marocco è pronto a ripartire sfruttando una certa prevedibilità degli avversari. Nessun cambio al rientro. La punizione di Dani Olmo impegna Bounou, ma i tiri restano una rarità. Al 18’ Enrique toglie Gavi e Asensio per Soler e Morata. Col passare dei minuti il Marocco si fa più prudente. Al 35’ il tiro-cross rasoterra di Morata attraversa tutto lo specchio di porta, ma nessuno è pronto alla deviazione. E’ l’ultima occasione della Spagna di evitare supplementari e rigori che le saranno fatali. Con una prestazione di forza ed autorità il Portogallo annichilisce la Svizzera.   Al Lusail Iconic Stadium finisce 6-1 con la super tripletta di Ramos, chiamato a sostituire inizialmente Ronaldo, e i sigilli di Pepe, Guerreiro e Leao, mentre serve a poco il timbro svizzero di Akanji. Prosegue così meritatamente il cammino dei lusitani, mentre gli elvetici di Yakin sono costretti ad abbandonare il torneo. Il primo colpo di scena del match arriva addirittura prima del fischio d’inizio, con la forte scelta del ct portoghese Santos di lasciare in panchina Ronaldo per via degli ultimi atteggiamenti poco professionali. La maglia da titolare lì davanti spetta quindi a Ramos, che impiega appena 17' minuti a non far rimpiangere CR7, segnando l’1-0 con una bordata mancina indirizzata all’incrocio dei pali. Ma la sua serata di gloria avrà ancora tanto da raccontare. La reazione svizzera sta tutta in una punizione di Shaqiri alla mezz'ora, deviata in corner da Costa con la palla destinata comunque sul fondo. Una manciata di minuti più tardi, sempre da una situazione di calcio d’angolo ma sul fronte opposto, il Portogallo trova il raddoppio con Pepe che stacca alla perfezione di testa su cross di Bruno Fernandes. Gli elvetici comunque non demordono e al 37' vanno ad un passo dal riaprirla, con Freuler che viene respinto quasi sulla linea da Dalot dopo un colpo di testa; prima del riposo però l’ultima grande chance è ancora dei rossoverdi con Ramos, ipnotizzato a tu per tu da un provvidenziale Sommer. Ad inizio ripresa succede di tutto: in dieci minuti il Portogallo chiude anticipatamente il match con la doppietta personale di Ramos e il sigillo di Guerreiro, mentre dall’altra parte Akanji prova a tenere un minimo in vita gli elvetici segnando il 4-1. Una minima speranza che dura però neanche 10 minuti, perchè al 67' Ramos mette a segno la sua tripletta personale su assist di Joao Felix, facendo scorrere definitivamente i titoli di coda sul match. Nel finale da segnalare la rete annullata per fuorigioco al neo entrato Ronaldo, a cui Santos ha concesso l’ultimo quarto d’ora abbondante di partita, e il super sigillo del milanista Leao che fissa il risultato sul definitivo 6-1.  

Il programma dei quarti di finale

Le partite dei quarti di finale dei Mondiali di calcio si disputeranno venerdì e sabato prossimi. Aprirà il programma la sfida fra Croazia e Brasile, in programma appunto venerdì 9 dicembre alle ore 16 italiane. Questo  il quadro completo. Venerdì: Croazia-Brasile (ore 16) Olanda-Argentina (ore 20) Sabato: Marocco-Portogallo (ore 16) Inghilterra-Francia (ore 20)  

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