Venerdì 20 Dicembre 2024

Mondiali, Portogallo e Brasile staccano il pass per gli ottavi di finale

Bruno Fernandes e Leao esultano dopo il 2-0
Cristiano Ronaldo applaude i compagni
L’invasore durante Portogallo-Urugauay, è l’italiano “Falco“ Ferri
L’ex Palermo Edinson Cavani
La festa dei brasiliani
Casemiro festeggiato dai compagni dopo il gol alla Svizzera

Dopo i campioni in carica della Francia, le altre due  nazionali già qualificata agli ottavi di finale di Qatar 2022 sono il Portogallo e il Brasile.

Il Portogallo affonda l'Uruguay

Grande stadio e tanto pubblico per Portogallo-Uruguay, la sfida tra Cristiano Ronaldo ed Edinson Cavani al Lusail Iconica è stata vinta 2-0 dalla nazionale europea che si è conquistata il passaggio matematico agli ottavi di finale con sei punti in due partite e si è presa anche una rivincita per l’eliminazione subita agli ottavi di Russia 2018. Mattatore dell’incontro è stato Bruno Fernandes, autore della doppietta, con un tentativo di ‘scippò di CR7, che ha mandato in paradiso la squadra di Fernando Santos e messo nei guai i sudamericani, costretti a battere il Ghana per passare di secondi, per un incrocio che promette in agguato il Brasile. Diego Alonso ha scelto Cavani come titolare in attacco, lasciando in panchina Suarez e ha anche cambiato modulo in difesa, schierando una linea a tre (3-5-2) e inserendo il centrale Coates al posto di Pellistri e Varela come terzino destro al posto di Caceres. Risolto il problema ad un ginocchio, Pepe è tornato al centro della difesa del Portogallo al posto di Pereira, infortunato. Il giocatore del Porto, 40 anni a febbraio, diventa il secondo giocatore più anziano, portieri esclusi, a essere schierato titolare in un Mondiale, dopo il camerunese Roger Milla. Gli altri due cambi decisi da Santos hanno riguardato Nuno Mendes preferito a Guerreiro come terzino sinistro - le posizioni si sono invertite a fine primo tempo per un infortunio del giocatore del Psg - e Carvalho a centrocampo al posto di Otavio. Niente da fare per Leao, lasciato in panchina all’inizio. La partita si è scaldata subito grazie a Bentancur, ammonito dopo pochi minuti per un brutto intervento su Ruben Dias. L’ex juventino, apparso poi un pò nervoso è stato però ancora protagonista, questa volta in positivo, quando poco dopo la mezz’ora si è costruito la prima vera palla gol con una percussione centrale che l’ha portato a tu per tu con Diogo Costa, bravo e un pò fortunato a bloccare il pallone in uscita bassa. In mezzo ai due episodi, poco Uruguay e tanto Portogallo, 75% di possesso palla e bella gestione del pallone che però non ha portato pericoli a Rochet nonostante le evoluzioni di CR7. L’incursione di Bentancur ha acceso la sua nazionale, diventata più arrembante, e in generale la partita, con un’occasione capitata a Ronaldo, fermato in uscita dal portiere prima di concludere a rete su assist di Cancelo. Nella ripresa nessun cambio, ma subito è arrivato un allarme per l’Uruguay, con Joao Felix che dalla sinistra ha colpito l’esterno della rete. Nel frattempo, c’era stata la prima invasione del torneo, quando un giovane ha eluso la sorveglianza ed è entrato in campo sventolando una bandiera arcobaleno e una maglia con scritta pro Ucraina e per le donne dell’Iran, proprio sotto gli occhi dell’arbitro iraniano Alireza Faghani. L’episodio è avvenuto poco prima della rete che ha deciso l’incontro, al 9’: su un tiro-cross di Bruno Fernandes il pallone è stato sfiorato di testa da CR7 ed è finito in rete. Ronaldo ha esultato, ma il gol è stato assegnato all’ex compagno al Manchester United. L’Uruguay ha reagito, sono usciti gli attaccanti Cavani e Nunez e sono entrati Suarez e Maxi Gomez, il quale quasi subito ha colpito un palo. Altre due occasioni sono state sprecate dai sudamericani, mentre dall’altra parte Leao, entrato in precedenza per Neves, ha messo in difficoltà la difesa avversaria. La partita si è però chiusa nel recupero, quando un rigore molto dubbio concesso per un fallo di mano ha consentito a Bruno Fernandes di firmare con una doppietta che non si dimenticherà facilmente.

Casemiro piega la Svizzera

La Seleçao si è qualificata battendo per la prima volta nella sua storia la Svizzera in una partita dei Mondiali. Nei due precedenti, nel 1950 e quattro anni fa in Russia, era finita in parità. Questa volta, invece, è arrivata una vittoria di misura, per 1-0, e più faticosa del previsto, frutto di un bellissimo gol di Casemiro che con questa gemma ha impreziosito una prestazione già da autore. E’ lui, come peraltro accadeva anche nel Real Madrid, l’elemento fondamentale, ed equilibratore, di una squadra di giocolieri che a volte sembrano specchiarsi in loro stessi e magari divertirsi, e distrarsi, come quando cantano e improvvisano musiche da pagode in ritiro. Contro una Svizzera ben messa in campo e attenta in difesa, i brasiliani avevano segnato un’altra rete, che se concessa sarebbe stata la prima, con il funambolo Vinicius Junior, ma l’arbitro l’ha annullata per un fuorigioco di Richarlison, oggi rimasto a secco ma che ha provato a rimanere sempre nel vivo del gioco nonostante le ‘attenzionì riservategli dai difensori elvetici. Deludente la prova di Paquetà, sostituito a inizio ripresa dal ’ragazzo d’orò Rodrygo, talento uscito fuori dl fertile vivaio del Santos. Il ragazzino in un paio di circostanze ha provato qualche virtuosismo in tandem con il quasi coetaneo Vinicius (anche lui bersagliato dai falli, tanto Neymar era rimasto a vedere la partita in albergo) ma in qualche modo la Svizzera è riuscita a tamponare. In questa partita in cui lo spettacolo l’ha fatto anche la ‘torcidà (più composti, ma sorridenti alla fine, Cafu, Roberto Carlos e Ronaldo Fenomeno in tribuna) c’è stato anche un calo di illuminazione dello stadio 974, durato qualche secondo, ma che non ha placato il samba e la danze sugli spalti. Il volume è poi aumentato al momento del gol di Casemiro, arrivato proprio nel momento in cui la Svizzera stava prendendo coraggio e provava a farsi vedere più spesso dalle parti di Alisson, mentre Tite per cercare la vittoria aveva sostituito Richarlison e l’evanescente Raphinha con Gabriel Jesùs e Antony. A sette minuti dal 90’ l’episodio decisivo: Vinicius e Rodrygo triangolano e il pallone arriva a Casemiro. Appena dentro l’area, il centrocampista ora al Manchester United spara un bolide di controbalzo, ‘spizzatò di un soffio da Akanji: nulla da fare per l’ottimo Sommer. Poco dopo lo stesso Akanji interveniva alla disperata su Rodrygo, e impediva al Brasile di raddoppiare, regalando agli spettatori l’ultimo brivido di questa partita che, come già successo nella precedente esibizione della squadra ‘canarinhà, si è accesa nella ripresa dopo un primo tempo abbastanza noioso. Ora la Seleçao è già agli ottavi, seppure non sia certa del primo posto: per ottenerlo le basterà pareggiare con il Camerun, mentre si preannuncia al calor bianco la sfida tra Svizzera e Serbia che ha significati non solo calcistici, anche se la federcalcio elvetica, per prevenire, ha già vietato a Xhaka e Shaqiri (oggi rimasto in panchina) gesti come il simbolo dell’aquila albanese. E’ un Mondiale, meglio che gli animi si accendano solo per cose calcistiche, ma senza esagerare come hanno fatto oggi dei tifosi brasiliani venuti alle mani per dove appendere mettere uno striscione sugli spalti. Ora dovranno spiegare le rispettive ragioni alla polizia qatarina.

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