Venerdì 22 Novembre 2024

La perla di Osimhen regala al Napoli il colpaccio (1-0) in casa della Roma

La gioia di Osimhen dopo il gol
I complimenti di Mourinho a Osimhen
 
Meret
Mourinho
Spalletti
Nervi tesi alla fine
Kumbulla e Lozano: corpo a corpo
 
Lo stadio Olimpico si ferma per ricordare Francesco Valdiserri, il giovane 18enne romano scomparso pochi giorni fa dopo esser stato travolto da un pirata della strada

La prima vittoria di Luciano Spalletti contro Josè Mourinho è forse un segno, al netto delle scaramanzie napoletane. L’1-0 della capolista in casa della Roma conferma il primo posto solitario in una stagione vissuta da dominatrice, e al di là del tabù infranto, indicativo della completezza raggiunta è il modo in cui il Napoli è stato capace di strappare la sua nona vittoria in campionato in un Olimpico trasformato dallo Special One in un fortino. Con i denti e con il cuore, vincendo di misura anche quando si profilava un replay del finora unico 0-0 della stagione partenopea. Ma nell’1-0 finale l’ingrediente fondamentale è il senso del gol di Osimhen. La sua perla, all’80’, congela il risultato sul binario più giusto Da parte sua, Mourinho non aveva l’arma possibile per sterzare, Dybala, e però l’unico schema della serata è stato il lancio lungo. Troppo poco, anche con una difesa super (per 80') come stasera. Spalletti, che contro Mourinho non aveva mai vinto fino a stasera, prova a sfatare il tabù puntando su Osimhen, restituito al suo ruolo di leader dell’attacco. Kvara a sinistra e Lozano a destra sono i chiavistelli per scardinare, via Karsdorp e via Ibanez, la difesa della Roma. Per la quale Mourinho, recuperato il terzino olandese e piazzatolo quasi sulla linea di difesa, riserva la sorpresa a centrocampo: Camara e il suo dinamismo sono preferiti all’esperienza compassata di Matic. Si comincia con l’omaggio dell’Olimpico a Francesco Valdiserri, il 18enne travolto e ucciso da un’auto uscita fuori strada. Poi la Curva Sud si esibisce nei soliti cori anti-napoletani, che vista la diffida potrebbero costarle la chiusura per il derby. Bastano ventitrè secondi dal calcio d’inizio e Lozano in area crea pericolo, costringendo Karsdorp a chiudere in diagonale su Kvaraskhelia. Il lampo Napoli è però un’illusione di spettacolo, per 45' sarà una partita bloccata. La capolista aspetta il varco giusto per superare il muro difensivo giallorosso, la Roma fatica a uscire palla al piede e si affida ai lanci. Su uno al 6' Zaniolo difende palla, entra in area e dal vertice prova un sinistro a giro troppo pretenzioso. Abraham lotta a sportellate con Kim, e quando dal limite ha una palla decente la spreca calciando verso Meret un destro a metà tra assist per Pellegrini e colpo di biliardo, senza essere ovviamente né l’uno né l’altro. . Una combinazione - tra le prime riuscite - alla mezzora porta dall’altra parte al tiro Zielinski, fino ad allora impegnato soprattutto a schermare Cristante, ma Rui Patricio blocca a terra. La partita a scacchi si potrebbe sbloccare al 38', quando Irrati fischia il rigore per un’uscita del portiere giallorosso su Ndombelè, tra le proteste della Roma e di Mourinho che sbraccia il suo no rischiando l’ammonizione: ci pensa il Var, richiamando l’arbitro al video check, da cui emerge il tocco lieve sul pallone prima che sull'avversario. Rigore rimangiato. L’impressione è che serva la giocata personale, la prova Lozano in chiusura di tempo ma Rui Patricio blocca di nuovo il suo tiro. Al rientro in campo, Raspadori e Politano si scaldano per eventuali cambi che indirizzino la partita dove Spalletti vuole, ma la partenza del Napoli anche senza di loro è più attiva. Rui Patricio al 5' deve sfoderare la prima vera parata della serata, alzando sopra la traversa la botta di Lozano, poi è Smalling a murare in area Kvara. Il primo cambio Napoli non è in attacco ma a centrocampo, Elmas subentrato a Ndombelè ha sulla testa al 15' la palla del vantaggio, deviata dall’onnipresente Smalling. Un minuto dopo è Juan Jesus ad avere la palla buona a porta aperta, ma svirgola. Ma è il segno che la Roma è in apnea, il Napoli in crescita. Mourinho allora manda in campo Belotti per Abraham. Casualmente, la serata sfiora l’incredibile al minuto 69, con un’occasione per parte nel giro di trenta secondo: prima Zaniolo lanciato in area e Zielinski che mura Camara alla battuta, poi nel ribaltamento Osimhen che si libera al tiro ma apre troppo la traiettoria sul palo opposto. A un quarto d’ora dalla fine Zielinski esce per Gaetano, Lozano per Politano. È destino che il gol partita arrivi dall’unico errore di Smalling e dall’unica perla di Osimhen: il nigeriano è lanciato in area, la sua potenza fisica spaventa il difensore che prova l’anticipo ma lo cicca, il destro di Osimhen ha un angolo di tiro possibile solo per lui e Rui Patricio è battuto. Crollato il fortino, Mourinho gioca le (poche) carte che ha in panchina, El Shaarawy e Shomurodov. Ma non c'è tempo, né modo di inventare quel che la Roma stasera non ha mai saputo fare. Roma-Napoli  0-1 RETE: st 35' Osimhen ROMA (3-5-2): Rui Patricio 6; Mancini 6 (37' st El Shaarawy sv), Smalling 6, Ibanez 6; Karsdorp 6 (37' st Vina sv), Camara 6.5 (37' st Matic sv), Cristante 6, Pellegrini 5.5, Spinazzola 5.5 (41' st Shomurodov sv); Zaniolo 6, Abraham 5 (18' st Belotti 5.5). In panchina: Boer, Svilar, Shomurodov, Kumbulla, Bove, Volpato, Tripi, Tahirovic. Allenatore: Mourinho 5 NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6.5, Kim 7, Juan Jesus 6, Olivera 6; Ndombelé 5.5 (12' st Elmas 6), Lobotka 6.5, Zielinski 6.5 (30' st Gaetano sv); Lozano 6 (30' st Politano 6.5), Osimhen 7, Kvaratskhelia 6. In panchina: Marfella, Idasiak, Demme, Rui, Simeone, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Zanoli, Raspadori. Allenatore: Spalletti 7 ARBITRO: Irrati di Pistoia 6 NOTE: serata serena, terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Smalling, Lozano, Ndombelé, Cristante, Spalletti, Ibanez, Olivera, Mourinho. Angoli: 4-3 per il Napoli. Recupero: 3'; 5'

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