Primi tre punti per l’Inter che passa a Lecce 2-1 e deve dire grazie a Dumfries, autore del gol vittoria proprio allo scadere. I nerazzurri erano passati in vantaggio dopo due minuti con Lukaku. Poi i salentini avevano agguantato la parità con Ceesay in avvio di ripresa. Passano poco più di 90 secondi dal fischio d’inizio dell’arbitro Prontera e Lukaku ritorna a marcare il tabellino. Lo fa grazie a un’azione perfetta, cominciata da sinistra con Dimarco. Poi il colpo di testa di Darmian per l’appoggio facile facile del belga a sbloccare il risultato. E’ doccia fredda per i pugliesi, evidentemente attanagliati dalla tensione dell’esordio in A. L’Inter ha lo spazio per il raddoppio quasi immediato ma non è ancora in versione killer. I padroni di casa perdono Cetin al 21' per infortunio, ma è proprio da qui che la squadra di Baroni si inietta una buona dose di coraggio: un paio di contropiedi, nulla di più, ma finalmente uno squillo. La foga rischia di tradire Baschirotto, autore al 32' di un’entrata durissima su Lautaro: è solo giallo per il direttore di gara. I nervi rimangono tesi, l’ultima fase della prima frazione si chiude con un possesso palla sterile delle due squadre e svariate proteste. La ripresa è una stretta parente dell’avvio di gara, ma al contrario. Dopo 3 minuti, è infatti il Lecce a trovare il gol del pari: palla in profondità di Di Francesco per Ceesay che incrocia battendo Handanovic. Al 53' Strefezza sfiora il palo con una conclusione a giro, mentre al 61' è solo un miracolo del portiere nerazzurro a negare la rete su punizione di Bistrovic. Inzaghi cambia registro. Entra Dumfries (e Dzeko a formare un tridente pesante) che al 69' colpisce il palo di testa. L’Inter attacca, ma con disordine e poca lucidità. La gara sembra archiviarsi su un pareggio ma all’ultimo istante i nerazzurri trovano il gol-vittoria: Lautaro devia un corner, arriva come una saetta Dumfries che sigla il tap-in.
La prima del Monza in Serie A è da dimenticare, vince il Toro
Un gol all’ultimo secondo di Dany Mota non è bastato al Monza per bagnare positivamente l’esordio in serie A. Troppo solido il Torino che ha vinto 2-1 grazie alle reti del neoacquisto Miranchuk e dell’attaccante Sanabria. La squadra di Stroppa non è riuscita ad imporre il proprio ritmo nonostante il buon approccio nei primi 25’ di gioco: alla fine l’esperienza granata ha regalato tre punti a Ivan Juric e a una squadra ancora in costruzione, ma che ha dimostrato di avere già la giusta qualità. Un approccio abbastanza tirato quello del Monza, nei primi cinque minuti gli uomini di Stroppa hanno concesso due occasioni agli ospiti: Sanabria, in entrambi gli episodi, non è riuscito a beffare Di Gregorio, preferito a Cragno nell’undici titolare. La prima conclusione veramente pericolosa di marca brianzola è stata quella di Filippo Ranocchia al 20’ del primo tempo, con Milinkovic-Savic a bloccare in due tempi. Una manciata di minuti più tardi la palla gol nitida è capitata ai granata, con Di Gregorio super sulla conclusione a botta sicura di Radonjic. Tolto il tiro di Ranocchia, terminato a fil di palo, la gara ha vissuto sulle fiammate delle due squadre fino alla rete di Miranchuk, arrivata da un passaggio sbagliato di Birindelli e da un rinvio timido di Pablo Marì. Nella ripresa i padroni di casa hanno provato a mescolare le carte col triplo cambio, ma proprio da una sostituzione è arrivata un’altra disattenzione: Carboni, al 21’ del secondo tempo, ha svirgolato in area un pallone intercettato da Ricci e recapitato a Sanabria, abile a ribadire in rete il cross con una mezza rovesciata. Il Monza da quel momento in poi ha perso i riferimenti, concedendo troppo a un Torino sicuramente più propositivo: la reazione c’è stata, ma la botta sicura di Birindelli è stata neutralizzata da Milinkovic-Savic. Nemmeno l’ingresso di Gytkjaer ha cambiato la situazione in attacco: i tre punti sono andati il Torino, per il Monza soltanto l’amaro in bocca di un gol arrivato soltanto nel finale (95 ) e per un esordio che sarebbe potuto terminare in maniera differente.