Venerdì 22 Novembre 2024

Affare Osimhen-Napoli: indagati De Laurentiis, la moglie e due figli

Aurelio De Laurentiis
Victor Osimhen
Gianluca Mancini duella con l’attaccante del Napoli Osimhen
Victor Osimhen riceve l’omaggio del pubblico

La Procura di Napoli ha iscritto il presidente del Calcio Napoli Aurelio de Laurentiis nel registro degli indagati ipotizzando nei suoi confronti il reato di falso in bilancio. Insieme con il presidente della Società Sportiva Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis anche la moglie, Jacqueline Baudit, il figlio Edoardo e la figlia Valentina sono stati iscritti nel registro degli indagati. Lo stesso reato viene contestato anche ai vertici della Società Calcio Napoli. L’attenzione degli investigatori della Guardia di Finanza e della Procura si è concentrata sulla compravendita del nigeriano Victor Osimhen e di altri tre calciatori. I finanzieri hanno eseguito perquisizioni a Napoli e Roma. Perquisizione della polizia francese su disposizione della Procura di Napoli anche in Francia. Nell’ambito delle indagini i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo perquisizioni locali presso le sedi di Castel Volturno e Roma della società SSC Napoli. Lo riporta una nota della Procura. L’obiettivo è acquisire documentazione e altri elementi utili in ordine a ipotizzate condotte illecite connesse alla compravendita dei diritti alle prestazioni sportive di alcuni giocatori, avvenute nell’estate 2020, tra la SSC Napoli S.p.a. e il club francese Losc Lille. La vicenda, - riporta un comunicato della Procura di Napoli - concernente il trasferimento del calciatore professionista Victor Osimhen, già oggetto di una richiesta di ordine d’indagine europeo da parte della Procura JIRS (Juridiction Interrégionale Spécialisée - Giurisdizione Interregionale Specializzata) del tribunale giudiziario di Lille, ha comportato l’avvio di un procedimento penale anche presso questa Procura. «Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli sono finalizzate all’esecuzione dei provvedimenti richiesti dall’autorità inquirente francese e di quelli emessi dalla Procura di Napoli», conclude la nota della Procura.

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