Dopo un secondo tempo di sofferenza, Boga prende palla nella sua metà campo, sterzata e contro-sterzata su Tah, sinistro a angolo della porta battezzato a mezza altezza. Un gol liberatorio ma non decisivo per l’Atalanta, che aveva difeso fin quasi al fischio finale uno 0-0 che bastava per la qualificazione ai quarti di Europa League. Alla BayArena l’Atalanta si scopre sparagnina e cinica strappando la seconda vittoria su due agli ottavi al Bayer Leverkusen che pure ha confezionato le occasioni più pericolose. Il leit-motiv del possesso palla lasciato a chi deve rimontare non muta mai, arrivando al sessanta per cento contro quaranta alla fine ma a contare sono i gol e i nerazzurri alla fine dei conti ne hanno fatti due in più. Botta e risposta Muriel-Diaby, rispettivamente il doppiettista e l’autore del gol della bandiera nel 3-2 bergamasco a campi invertiti, tra 6’ e 8’, ma se il terminale nerazzurro fa una telefonata dalla lunga l’inserimento del francese sull’incursione di Bakker richiede gambe ferme e braccio sinistro disteso di Musso per la prima vera chance di una sfida aperta. Al decimo Djimsiti deve rimpiazzare Toloi alle prese con noie alla coscia destra, mentre Gasperini ha già invertito i due in mediana spedendo Freuler sull’apripista dell’andata Aranguiz e De Roon sul Demirbay al rientro della squalifica. Niente sussulti fino al 26’, quando Tapsoba sbarra il passo a Muriel, lesto a tagliare sul servizio dal fondo di Zappacosta, e al 32’, quando la ripartenza dettata da Koopmeiners imbecca Malinovskyi via Muriel con un’apertura illuminante, ma l’ucraino ha fretta di calciare quasi dal vertice destro senza potenza e angolazione. Se il primo tempo si chiude virtualmente sulla diga di Fosu-Mensah al colombiano (35’), servito dall’olandese schierato largo sulla trequarti, la punizione alta del precedente (40’) e l’ascensore da corner di Demiral (45’), a inizio ripresa i bergamaschi rischiano. Al 3’ sono i piedi del portiere argentino a dire di no un’altra volta a Diaby, lanciato in verticale da Demirbay, con Demiral sottoposto a check negativo su un possibile mani per deviare il tap-in dello stesso connazionale. Il momento da brividi dura fino al 7’, quando il rompighiaccio dell’andata, spostatosi sul centrodestra e seguito sempre dallo svizzero, alza sul suggerimento da destra di Fosu-Mensah. Al quarto d’ora Hincapié sfiora l’autogol per anticipare in scivolata Zappacosta sul passaggio di Muriel, imbeccato da metà campo da De Roon, ma è un fuoco di paglia, vedi ritorno di fiamma dei locali con Bakker a cogliere l’esterno della rete da posizione defilata (22’) sull’onda lunga del corner dell’attaccante sciupone e la new entry Andrich (25’) che sgancia il mancino da fuori parato a terra da Musso. Al 28’ ripartenza secca di Boga, cambio di Malinovskyi, ma Tapsoba interrompe di nuovo la trama tra Zappacosta e l’unica punta ospite. Diaby si fa rimpallare (41’) sull’invito di Azmoun e Koopmeiners allarga il destro su invito di Demiral, poi la firma dell’ivoriano.