Martedì 19 Novembre 2024

La Juventus non si ferma più, piegata la Samp 3-1

 
L’autogol di Maya Yoshida
Alvaro Morata festeggiato dopo un gol
Tomas Rincon anticipato da Moise Kean
Altra tegola per la Juve: si è infortunato Szczesny
Il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri
Morata non ha fatto rimpiangere Vlahovic
Il rigore parato da Wojciech Szczesny
Morata schiaccia in porta
Morata batte Falcone

La Juventus espugna Marassi superando la Sampdoria 3-1 e tornando a casa con il 15 risultato utile consecutivo in campionato. Decidono l’autogol di Yoshida e la doppietta di Morata, con rigore parato da Szczesny a Candreva prima dell’inutile sigillo di Sabiri nel finale: la squadra di Max Allegri consolida il quarto posto in classifica portandosi momentaneamente a -4 dalla vetta. Gli uomini di Giampaolo, al terzo ko di fila, restano a quota 26 in quintultima posizione. Non succede moltissimo nelle fase iniziali del match, complici ritmi molto bassi e la voglia di non scoprirsi da parte di entrambe le formazioni. La prima conclusione al 22' è di Candreva che impegna Szczesny, ma sul ribaltamento di fronte la sbloccano i bianconeri grazie all’autogol di Yoshida, che nel tentativo di anticipare Kean devia alle spalle di Falcone il diagonale di Cuadrado. I blucerchiati provano a scuotersi con una conclusione di Sensi che costringe Szczesny agli straordinari, dall’altra parte però la Juve fa male quando affonda il colpo. Al 33' Kean si libera della marcatura di un paio di difensori e appena dentro l’area viene steso da Colley: l’arbitro assegna il rigore e Morata lo trasforma nel 2-0. Nella ripresa la Doria prova a fare il possibile per rientrare in partita, spaventando prima la retroguardia bianconera con un destro al volo di Caputo, poi conquistandosi al 72' il possibile rigore della speranza (mano in area di Rabiot): Candreva però si lascia ipnotizzare da un super Szczesny che salva la Juve e le permette di difendere il doppio vantaggio. All’84 ci pensa Sabiri a ridare speranza ai blucerchiati, segnando su punizione con deviazione decisiva di Morata, ma lo spagnolo si riscatta qualche istante più tardi segnando di testa la doppietta personale che chiude i conti sul 3-1.

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