Restyling in vista per Villa Belvedere. La villa comunale di Acireale, chiamata così grazie allo splendido panorama che offre ai suoi visitatori, si trova alla fine del corso Umberto, via principale acese che collega la villa al Duomo di Acireale. Dal suo balcone si ammirano Taormina, l’Etna e la Timpa. Edificata nel 1848, è il più grande giardino pubblico acese, ricco di viali e aiuole. Il progetto ha come obiettivo ultimo quello di assicurare non solo la riqualificazione del giardino storico, ma una migliore fruizione della villa, per un uso consono alla forte vocazione turistica dell’area. L'azione principale consisterà nella rimozione del ghiaietto che procura seri disagi, con la realizzazione di una nuova pavimentazione su tutti i viali ad eccezione di quello principale e dell'ingresso, per un totale di circa 2535 metri quadrati. Poi la messa a dimora di oltre 2mila esemplari di nuove piante, di 24 specie diverse, il recupero del mosaico posto all'ingresso principale, in acciottolato, secondo il disegno originario, la realizzazione del datario attraverso caratteri floreali, riprendendo la tradizione di un tempo. Al via anche la riqualificazione dei due chioschetti ubicati nel piazzale di ingresso e la loro destinazione a punto informativo ed gastronomico, il restauro del complesso statuario marmoreo (busti e fontana di Aci e Galatea), la sostituzione di circa 240 poltroncine dell’arena Eden, a sua volta destinata a spazio per eventi culturali ed informativi; le poltroncine saranno in materiale ignifugo e idonee per aree all’aperto. Dunque, il rifacimento dell'impianto elettrico, la sostituzione dei pali di illuminazione e l'installazione di lampade a led, la sostituzione di circa 176 metri di recinzione sul perimetro Est e l'installazione di segnaletica informativa "smart". Alla Villa Belvedere è stato attribuito il vincolo di bene culturale, riconoscimento prestigioso che viene assegnato ad immobili o siti di particolare pregio. “La Villa Belvedere – ha osservato il sindaco Stefano Alì – è un luogo identitario, nel quale tutta la Città si riconosce. Riuscire a riportarlo all’immagine che aveva nel passato è un obbligo che tutti dobbiamo porci. Nel progetto presentato abbiamo ricevuto un supporto non solo dagli uffici competenti, ma anche da soggetti esterni ad essi. Il bando a cui abbiamo partecipato prevedeva il finanziamento soltanto a siti dotati del vincolo di bene culturale. Sfortunatamente, alla Villa Belvedere tale vincolo mai era stato posto, ma oggi è presente e la preserverà da ulteriori interventi futuri che ne possano snaturare l’essenza. Assieme all’Area Tecnica a presentare questo progetto che ci auguriamo venga approvato, destinato a rendere più funzionale lo stesso sito”.