VENEZIA. «Nessuna paura. Non si deve. Lei ci ha insegnato a non averla per quello che ha fatto». C'è emozione nelle parole di Beppi, mischiata tra le tante persone che si stanno assiepando in Piazza San Marco per la cerimonia civile di saluto a Valeria Solesin, la ricercatrice veneziana uccisa dai terroristi a Parigi. Beppi non conosceva Valeria - «ma in caso come questo si viene si sta in silenzio» dice - come non la conosceva Luis, arrivato da Udine: «sono voluto venire perchè Valeria la sento vicina alle mie idee e al mio modo di pensare». Per Luis la scelta di una cerimonia laica è stata giusta «in questo momento c'è una contrapposizione - dice - tra religioni oscurantiste e libertà civile ma quelli che hanno compiuto gli attentanti sono dei pazzi hanno una visione religiosa alienata». Lorenzo, con accanto i figli esprime una grande emozione e parlata dei genitori di Valeria che hanno dimostrato una dignità altissima. «Ci hanno insegnato - dice - a come comportarci. Non hanno mai espresso rabbia o odio nessun tipo di rancore».
Il feretro di Valeria Solesin, la ricercatrice 28enne uccisa dai terroristi al Bataclan di Parigi, è stato fatto uscire alle 10.27 dalla camera ardente nell'androne di CàFarsetti sede del municipio a Venezia. La bara è stata caricata su una gondola con quattro rematori che la stanno portando verso Piazza San Marco per i funerali civili lungo il Canal Grande.
Piazza San Marco è presidiata da un folto cordone di forze dell'ordine. La situazione sul fronte della sicurezza appare del tutto tranquilla. Uomini di polizia e carabinieri spuntano anche dai tetti dei palazzi dell'area Marciana, per controllare la zona dove si terrà la cerimonia funebre. L'accesso all'area di San Marco è regolato da stretti varchi nei quali gli uomini della sicurezza controllano l'afflusso delle persone utilizzando anche i metal detector.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto in Piazza San Marco per presenziare ai funerali di Valeria Solesin. T ra i presenti anche la moglie del Presidente del Consiglio, Agnese Renzi, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il governatore del Veneto, Luca Zaia, e il fondatore di Emergency, Gino Strada. Appena giunta in piazza, la signora Renzi si è recata a salutare i famigliari di Valeria.
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