Sono quattro i comuni siciliani che domani 26 giugno andranno al voto per i ballottaggi: Sciacca (Agrigento) , Palagonia (Catania), Scicli (Ragusa) e Villafranca Sicula (Agrigento).
A Palagonia si confronteranno per la carica di sindaco Salvatore Astuti col 39,47% dei voti e Francesco Calandrucci col 28,44%.
A Sciacca ci sarà il ballottaggio tra Ignazio Messina (sostenuto da 5 liste civiche) e Fabio Termine (appoggiato da Pd e Movimento 5 Stelle). Messina ha ottenuto il 39,9% dei voti, Termine il 36,81%.
A Villafranca Sicula al ballottaggio i candidati sindaci Domenico Balsamo e Gaetano Bruccoleri che hanno ottenuto gli stessi voti 481, pari al 50% delle preferenze.
A Scicli al ballottaggio sono Caterina Riccotti col 22,71%, che ha battuto di un soffio il candidato del centrosinistra Giuseppe Vindigni col 22,62%, e Mario Marino che ha preso il 38,37%.
In tutta Italia sono oltre 2 milioni gli italiani che domani saranno chiamati alle urne per il turno di ballottaggio delle amministrative che si terranno in 65 comuni (solo due con meno di 15mila abitanti richiamati alle urne dopo il risultato di parità di voti tra i due candidati a sindaco più votati), 59 nelle regioni a statuto ordinario e 6 in quelle a statuto speciale. La sfida clou sarà quella di Verona con Damiano Tommasi che per il centrosinistra sfida il sindaco uscente Federico Sboarina, sostenuto da Lega e FdI, ma non da Forza Italia. Altro ballottaggio di primo piano è quello di Parma, dove l’ex assessore di Pizzarotti, Michele Guerra, sostenuto dal centrosinistra ma non dal M5s, se la vede con Pietro Vignali che, presentato da Lega e FI, per il secondo turno elettorale ha ottenuto il sostegno anche di FdI, seppur con qualche incertezza. Ma la voto ci sono anche capoluoghi come Catanzaro, Gorizia, Cuneo, Piacenza, Lucca, Viterbo.
I seggi per l’elezione dei nuovi sindaci saranno aperti dalle 7 alle 23. Lo scrutinio avverrà subito dopo, mentre nel primo turno si era dovuto attendere il lunedì per il concomitante spoglio dei 5 referendum. In nottata quindi, si sapranno i risultati delle sfide.
I comuni al voto nelle regioni a statuto ordinario con il maggior numero di elettori sono Verona (202.638), Parma (146.939), Monza (98.073), Barletta (80.159), Lucca (79.634), Alessandria (73.657), Catanzaro (73.294) e Como (72.132). Nelle regioni a statuto speciale, invece, Gorizia è il comune al ballottaggio con il maggior numero di elettori (30.295) mentre Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, quello con il numero minore (1.407).
L’elettore, ricorda il Viminale che ha aperto uno speciale ballottaggi online sul proprio sito, dovrà essere munito di tessera elettorale e di un idoneo documento di riconoscimento. La mascherina non è più obbligatoria ma, sottolinea una nota del ministero dell’Interno, rimane «fortemente raccomandata, per l’accesso degli elettori ai seggi e per l’esercizio del diritto di voto», almeno quella chirurgica.
Il voto, come di consueto, si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto. Le operazioni di scrutinio inizieranno nella stessa giornata di domenica 26 giugno, subito dopo la chiusura delle operazioni di votazione, l’accertamento del numero dei votanti e le altre operazioni preliminari.
Nello speciale speciale elezioni del ministero dell’Interno sono disponibili, tra l’altro, l’elenco dei comuni al voto, l’apparentamento dei sindaci al ballottaggio, e il link diretto ai risultati elettorali.
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