GDScuola
Ferrigno-Accardi Castelvetrano, il fascino eterno di Dante
Nel plesso di Campobello di Mazara i ragazzi celebrano il Sommo Poeta: «Uomo del suo tempo, ma senza tempo. Ulisse? È la conoscenza in senso assoluto»
La Divina Commedia è la narrazione del viaggio di Dante e, in chiave allegorica, del cammino dell’umanità verso il Bene e la Perfezione. Per il terzo anno consecutivo noi ragazzi del plesso di Campobello del Ferrigno-Accardi abbiamo voluto celebrare Dante. Così il 3 aprile, nell’aula magna, abbiamo organizzato un momento di riflessione: «Dante uomo del suo tempo e senza tempo. Assenza di limite». Abbiamo ospitato, come relatore, il professore Rosario Atria, presidente della società Dante Alighieri di Castelvetrano. Hanno partecipato la Dirigente Maria Luisa Simanella e il vice Sindaco di Campobello di Mazara, Antonella Moceri. Moderatori, i professori Leo Narciso e Vincenza Leggio. Ulisse è il personaggio che Dante incontra nel canto XXVI dell’ Inferno, l’eroe del «folle volo». Interessante il dibattito sulla celebre massima «Considerate la vostra semenza:/ fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguire virtute e canoscenza». (Inf., XXVI, 118-120). L’Ulisse dantesco infatti non è più il protagonista dell’Odissea, ma l’eroe della conoscenza, che vuole ripartire da Itaca per nuove mete. È affascinante constatare come la Divina Commedia sia un esempio di attualità, come il viaggio compiuto da Ulisse, oltre le colonne di Ercole, rappresenti il valore della conoscenza in senso assoluto. L’Ulisse dantesco è una figura che si propone all’immaginario letterario continuamente dando vita a varie interpretazioni da parte di diversi autori italiani e stranieri. Essi lo hanno preso come modello per introdurre il tema del viaggio: è il caso di Saba, Dickinson, Withman, Kavafis. Ulisse rappresenta il simbolo dell’amore per la conoscenza, l’eroe che non ha esitato a peccare di hybris, per il desiderio di sapere spingendosi oltre quel limite che nessun uomo aveva mai tentato di superare. Il tema del viaggio è non solo un’allegoria dell’esistenza, ma anche dell’esilio dell’autore della Commedia, lontano da Firenze per controversie politiche della sua epoca. Il viaggio di Dante nei tre regni dell’oltretomba rappresenta l’arduo cammino per trovare la «diritta via» la quale, smarrita nella «selva oscura», può essere raggiunta attraverso la ragione e la fede. Per noi ragazzi - ha detto il professore Atria - in questo viaggio, Ulisse è un personaggio che infonde coraggio e desiderio di osare; chiaro è l’ invito ad andare oltre i limiti e ad essere sempre noi stessi senza farsi condizionare dalle opinioni degli altri».
Alunni indirizzo Cat
Ferrigno-Accardi
Castelvetrano
Plesso di Campobello di Mazara
Caricamento commenti