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Inveges Sciacca, riflessioni rosa «Le donne meritano rispetto»
«L’8 marzo spesso si trasforma in una giornata di regali e mimose, ma il significato è molto più profondo». Da Malala a Rita Lievi Montalcini, i grandi esempi della storia
La Giornata della Donna non è da celebrare solo l’8 marzo, ma tutto l’anno. È da questa riflessione che gli alunni delle classi VE e VF del Plesso Fazello hanno iniziato il loro percorso di studio sulla condizione della Donna e aggiungono che «la vera conquista e la vera parità avverrà quando non sarà necessaria una giornata per ricordare i diritti delle donne». L’8 marzo, spesso, si trasforma in una giornata di regali e festeggiamenti, ma «le donne non vogliono regali e mimose, ma solo rispetto». Questo slogan, creato dagli alunni stessi, fa capire quanto ancora sia lontana la vera parità, anche se si sono avuti tanti passi avanti da quando le donne venivano considerate esseri inferiori e quasi incapaci di ragionare. Hanno studiato di donne che hanno lottato per vedere riconosciuti i più basilari diritti, donne che hanno fatto la storia della Giornata Internazionale, donne che non potevano intraprendere una carriera militare o scolastica, donne che se non avessero lottato, oggi, noi non avremmo neanche un «briciolo» di rispetto e parità. La donna, nel mondo, però, non cerca l’uguaglianza con gli uomini, ma pari opportunità di lavoro, pari diritti come affermano l’art.3 della Costituzione Italiana e l’obiettivo 5 dell’Agenda Onu 2030. Intervistata dagli alunni, felicissimi per l’incontro chiesto da loro stessi per conversare sull’argomento, la dirigente scolastica, Maria Angela Croce, ha sottolineato e spiegato ai ragazzi che le donne devono essere «uguali nella diversità»: nessuna donna desidera avere la forza fisica dell’uomo o altre sue caratteristiche, le donne hanno altro di cui andare fiere: l’empatia, la forza morale e soprattutto la capacità di ascoltare. Tra le tante donne importanti che hanno fatto la storia gli alunni desiderano ricordare Malala, che ha ricevuto il premio Nobel per aver lottato per il diritto all’istruzione, Samantha Cristoforetti, prima donna italiana che è andata nello spazio, l’astrofisica Margherita Hack, Frida Kahlo per la sua forza e l’amore per la vita e Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina. Infine ricordano Oriana Fallaci, una grande scrittrice e giornalista, che nel suo romanzo «Penelope alla guerra» scrive che Penelope non deve aspettare che Ulisse ritorni dalla guerra, ma anche lei ha il diritto di andare in «guerra»; e non si intende quella fatta con le armi, ma una guerra morale contro i pregiudizi e le discriminazioni.
V E – VF
Plesso Fazello
Inveges Sciacca
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