GDScuola
La lotta alla mafia, De Lucia a Partanna
Il procuratore capo di Palermo ospite del D’Aguirre-Alighieri: «Sono importanti cultura ed educazione»
Il 13 febbraio gli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico dell’Istituto D’Aguirre-Alighieri hanno avuto il piacere di ospitare il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia e il giornalista Salvo Palazzolo, che nelle sue inchieste si è occupato del fenomeno mafioso in Sicilia.
Entrato a far parte della procura di Palermo all’età di trent’anni, De Lucia ha coordinato le indagini sulle stragi del 1992 e ha sviluppato il suo intuito investigativo nel contrasto ai boss mafiosi, arrivando ad arrestare il boss Matteo Messina Denaro, latitante da più di 30 anni. Un’operazione storica per la lotta alla criminalità in Italia, una notizia che ha fatto il giro del mondo.
De Lucia ricorda il «pizzino» trovato in un diario riguardante visite mediche e interventi, che ha rappresentato il punto di partenza di una lunga indagine, conclusasi con l’arresto del boss il 16 gennaio 2023.
«La mafia ci dava il pane e lo stato ce lo toglie», dichiarano alcuni degli intervistati dopo la cattura, evidenziando come la mentalità mafiosa sia ancora radicata nella società siciliana. La miglior risposta per un cambio di mentalità nelle nuove generazioni, per il procuratore è la cultura e l’educazione, motivo per cui invita i ragazzi alla lettura, arma in grado di formare cittadini consapevoli.
Il legame tra mafia e politica è stato un altro tema cruciale. La mafia, spiega De Lucia, ha sempre avuto rapporti con le classi dirigenti. Un esempio è quello di Emanuele Notarbartolo, primo politico vittima di mafia. Il procuratore sottolinea soprattutto come la mafia odierna non sia più interessata ad eliminare i politici che la combattono, ma sia interessata a trattare con la politica per ottenere leggi in suo favore (come l’eliminazione del 41 bis) e ampliare la propria sfera economica.
Il giornalista Palazzolo, di recente messo sotto scorta per la sua inchiesta sui boss scarcerati, focalizza l’attenzione sul ruolo del giornalismo d’inchiesta oggi e soprattutto sul modo di raccontare la mafia.
«Oggi voi non siete spettatori ma protagonisti», queste le parole che Palazzolo rivolge agli studenti, invitandoli alla curiosità ad interessarti alle questioni concrete e comprendere i diversi aspetti della mafia per riconoscere e contrastare il fenomeno mafioso nella nostra società.
Angela Colla
Nicolò Giaramita
IV B Liceo scientifico D’Aguirre
Partanna

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Ancora nessun commento