PALERMO. Una passeggiata nei luoghi del mito omerico di Ulisse fino al castello di Aci: un percorso del mito, scoprendo le origini dell’Etna e la letteratura di Verga. A offrire ai turisti questo affascinante tour è SicilyIt, associazione consortile di promozione turistica ed economica della Sicilia.
Il percorso inizia dal castello normanno di Aci. Il promontorio basaltico dove sorge la dimora aristocratica era separato dalla terra ferma da un braccio di mare, che fu completamente colmato dall’eruzione del 1169. Storicamente un primo castello fu edificato nel VII secolo dai bizantini su una preesistente fortificazione. Durante i Vespri siciliani, fu assoggettato alla signoria di Ruggero di Lauria, quindi in epoca aragonese fu di Giovanni di Sicilia e infine degli Alagona. Il «tuffo» prosegue con i faraglioni dei Ciclopi, conosciuti anche come le isole Ciclopi che si trovano di fronte alla spiaggia di Aci Trezza, nel territorio di Aci Castello, in provincia di Catania. Il nome dell’arcipelago deriva dalla leggenda secondo la quale i faraglioni e gli altri scogli siti di fronte ad Aci Trezza siano le pietre scagliate dal ciclope Polifemo contro Ulisse in fuga, come narra l’Odissea. Le isole Ciclopi, inoltre, fanno da sfondo al capolavoro letterario di Giovanni Verga, I Malavoglia. Ma non solo. Sono state anche set cinematografico del film La terra trema di Luchino Visconti, premiato al Festival di Venezia nel 1948.
Si visiteranno, inoltre, i basalti colonnari, maestose formazioni di rocce effusive di origine vulcanica, di colore scuro o nero, la cui presenza indica nel territorio un’attività eruttiva sub-marina o di vulcani ormai spenti. Si possono ammirare dal porticciolo di Acitrezza, sui faraglioni, nelle Gole dell’Alcantara e a Motta Sant’Anastasia. Il territorio di Aci Trezza, inoltre, è uno dei luoghi più importanti al mondo dal punto di vista geologico. Infatti, le prime eruzioni dell’Etna si verificarono proprio in questa zona. A testimoniarlo sempre i faraglioni dei Ciclopi e i basalti colonnari. Questi ultimi sono molto rari da ammirare nell’ambito geologico internazionale: se ne trovano analoghi solo in Irlanda del Nord e Scozia. Tra le tappe anche il museo casa del Nespolo, poco distante dalla chiesa del patrono identificata in base ad alcuni elementi descrittivi nei Malavoglia come l’abitazione di Padron ’Ntoni. Il piccolo museo custodisce oggetti della tradizione marinara e una sezione fotografica. Durante il percorso si possono ammirare altri luoghi simbolo del percorso del mito, come l’arcipretura parrocchiale di San Giovanni Battista, l’isola Lachea, il porto di Aci Trezza, il museo civico del Castello, la chiesa di San Giuseppe e i pillows della rocca del Castello. «Il nostro obiettivo - spiega Alfredo Petralia dell’associazione, SicilyIt -è far immergere i visitatori in una cultura millenaria per riscoprire 390 identità (tanti quanti i comuni, ndr) attraverso colori, profumi, sapori. E riconoscere, nel calore del Mediterraneo il cuore della sua gente. Accompagnando i turisti manu manedda». Per informazioni chiamare ai numeri 3314651238 ( Alfredo Petralia) o 3333087198 (Alfio Monaco) oppure scrivere a etnaportal@gmail.com o info@sicilyit.it.