ROMA. Tornano a splendere le arcate del Colosseo. Tornano alla loro bellezza originaria i primi cinque archi dell'Anfiteatro Flavio, monumento simbolo di Roma nel mondo. Ad annunciare il completamento della prima fase del restauro il soprintendete ai Beni Archeologici di Roma, Mariarosaria Barbera nel corso di una conferenza stampa a cui a preso parte anche Diego Della Valle, patron della Tod's e sponsor del restauro. «Oggi è la prima volta dopo tanti anni di parole - ha detto il patron della Fiorentina - che possiamo vedere qualcosa che realmente è accaduto il primo pezzo di monumento lo vediamo finalmente restaurato». L'ambizioso progetto di far tornare il Colosseo a com'era dopo la sua edificazione, venne inaugurato da Vespasiano nell'80 d.C, raggiunge un primo traguardo ma il completamento dell'opera, finanziato con 25 milioni di euro, è prevista per il 2016. E il monumento torna a risplendere con quelli che furono, secoli fa, i suoi colori naturali, dal giallo all'ocra, passando per il miele e l'avorio per rimuovere le croste di smog ed altri detriti sedimentati negli anni, i restauratori hanno utilizzato procedure ad hoc per non intaccare il materiale lapideo: acqua nebulizzata a temperatura ambiente senza aggiunta di solventi. Gli operai nei giorni scorsi avevano smantellato le impalcature restituendo a romani e soprattutto turisti una porzione completamente restaurata delle arcate. «A fine settembre scenderanno i ponteggi anche dalle successive cinque arcate. - spiega la direttrice del Colosseo, Rossella Rea- . Nel frattempo se ne stanno punteggiando altre. In tutto sono ottanta. Tutto il Colosseo restaurato si prevede a marzo 2016». Commentando l'avanzamento dei lavori Della Valle ha affermato che «l'operazione Colosseo abbia aperto una strada - ha proseguito Della Valle- che ha permesso, anche sotto una sfaccettatura legale, di leggere ciò che si può fare. Tutti quelli che vogliono investire per sostenere il grande patrimonio culturale possano farlo con più facilità e hanno meno alibi per non farlo». L'imprenditore si è augurato che «che molti altri imprenditori si attivino per i monumenti messi a posto. Mi farò carico di chiamare amici imprenditori per destinare parte dei loro utili a queste cose». Sui questo tema Della Valle ha citato anche il caso di Pompei. «Se ci fosse la possibilità di dire 'queste cose potete farle in tempi brevi' si potrebbero mettere a posto tutte queste grandi bellezze italiane. Penso a Pompei, a Caserta, che vergogna, ma perchè questi posti ancora non vengono messi a posto? Cosa ci vuole? Quali sono i lacci e lacciuoli che impediscono di dire a chi si vuole impegnare che 'queste cose gliele facciamo fare in fretta'?».