PALERMO. Portarsi la tecnologia al mare è ormai una tendenza diffusa: smartphone, tablet, pc portatile, lettore mp3, macchine fotografiche digitali sono i migliori compagni anche in spiaggia. Si tratta però di dispositivi elettronici che non digeriscono bene la salsedine né tantomeno l’insidioso granello di sabbia che potrebbe rovinare il relax delle vacanze. Fortunatamente esistono diverse possibilità per salvaguardare i nostri strumenti tecnologici da schizzi d’acqua e dalla sabbia sollevata dal vento. Se non si è in grado di dotarsi dei modelli certificati IP67, in grado di resistere a polvere e cadute accidentali in acqua, bisogna dotarsi di apposite protezioni disponibili nei negozi di elettronica, come le custodie in pvc trasparente a chiusura ermetica con costi a partire da una decina di euro in su. Compatibili con i principali smartphone, le custodie sono in grado di offrire una protezione completa contro gli agenti esterni: acqua, sabbia, polvere, creme, oli, macchie, graffi. Ideali per l'uso in spiaggia o in piscina, garantiscono la funzione touch screen, consentendo così di scattare foto, registrare video, scrivere e parlare senza necessità di estrarre lo smartphone o il tablet dalla custodia. Alcuni modelli resistono fino ad una profondità di 20 metri adattandosi anche all’uso per attività di snorkeling con maschera, pinne e fotocamera a caccia di pesci da immortalare; chi invece usa le bombole deve necessariamente passare alle custodie rigide, in grado di arrivare fino a 40 metri di profondità. Nella maggior parte dei casi queste custodie prevedono sia un laccetto per appenderla al collo sia un connettore speciale per le cuffie, comodo per ascoltare musica o fare telefonate anche sul materassino, direttamente a pelo d’acqua. O. ES.