PALERMO. «La mia cucina show è ormai conosciutissima in Brasile ed è diventata un punto di riferimento importante per un target medio alto». A dirlo è Fabrizio Abbate, proprietario e chef di uno dei migliori ristoranti del paese, il Don Fabrizio di Arraial D Ajuda - Porto Seguro, Bahia-Brasile. Originario di Palermo e con una famiglia dalle secolari tradizioni culinarie, decide di trasferirsi in Sudamerica nel 1991 e dopo aver peregrinato da Nord a Sud avido di conoscere gli ingredienti peculiari di quella parte del mondo tanto lontana dalla Sicilia, quanto vicina nell'accostamento degli elementi dei piatti, trova la sua collocazione sulla costa orientale. «La mia cucina è di incontro tra gastronomia mediterranea e i prodotti del luogo. Mi sento un siciliano brasiliano. Così ho personalizzato il modo di concepire il piatto. Senza tralasciare la qualità». Il suo ristorante è entrato nella cerchia dei «Ristoranti del Buon Ricordo», l'associazione che include i ristoranti che rappresentano la migliore espressione della cucina regionale italiana e disegnano la mappa della gastronomia e dell'ospitalità made in Italy. «La cucina siciliana è una scoperta bella qui in Brasile. La gente si muove allo stesso modo. I gusti sono simili. E io ho la facilità di potere creare i piatti, di esperienza siciliani ma con innovazione, con tecnica e idee siciliane».
Sperimentazione, quindi. Come l'olio extravergine di oliva profumato alle alghe che usa in molte delle sue ricette, dove l'infusione a bassissima temperatura crea un prodotto unico nel sapore e nel profumo. O la pasta con le sarde arricchita di zenzero e coriandolo. «La mia cucina è piena di profumi, di colori, e di sapori. Per me la cucina è un insieme di sapori per l'anima. E la pasta deve essere rigorosamente fatta a mano con farine di Gragnano. Sono un cultore dell'eccellenza italiana e di Slow Food». Questo il segreto della sua cucina, ma anche quello che i clienti gli richiedono.