Sabato 23 Novembre 2024

Lo yoga si pratica anche a scuola «Aiuta contro stress e bullismo»

PALERMO. Tutti seduti, occhi chiusi, e via con il «momento di quiete in classe». L'iniziativa, per vincere lo stress e il bullismo, vede coinvolti gli studenti dell’istituto comprensivo di Tremestieri etneo, in provincia di Catania. La tecnica di meditazione trascendentale si basa su pochi minuti di concentrazione, due volte al giorno, per rendere più serene le giornate degli studenti e dei loro insegnanti. Favorisce la tranquillità in aula e il dialogo in famiglia. Tutti gli atteggiamenti di aggressività come il bullismo, tic nervosi o scarso rendimento scolastico possono essere migliorati. A farsi portavoce di questa tecnica dal 2009 è la professoressa Giovanna Finocchiaro: «Siamo ancora l’unica scuola in Italia ad adottare questa tecnica, ma speriamo che venga adottata già dal prossimo anno anche da scuole di Lucca e Milano. Attualmente 70 studenti praticano la meditazione con ottimi risultati sul piano del comportamento e del rendimento scolastico. I ragazzi delle medie hanno un beneficio immediato – continua Giovanna Finocchiaro -. Sono più felici, si svegliano tranquilli al mattino e vanno a scuola senza tante storie. Durante la lezione sono attenti e partecipi. Molti genitori hanno imparato anche loro a meditare e sono entusiasti. Dopo la meditazione collettiva del mattino, se ne fa un’altra individuale al pomeriggio, a casa. Gli effetti restano tutta la giornata. Non solo, gli studenti che meditano saranno anche dei cittadini modello pacifici ed equilibrati».
Questa pratica è stata chiamata «Scuola Senza Stress» e sarà presentata anche durante lo Yoga festival che si svolgerà a Catania da oggi. La professoressa Finocchiaro testimonierà la sua esperienza insieme ad alcuni studenti e ai loro genitori. In questa occasione verranno mostrati dei disegni fatti dai ragazzi ai quali è stato chiesto di rappresentare il paradiso in terra.
«Oggi il ruolo di educazione della scuola è fondamentale – spiega la professoressa finocchiaro – Non bisogna insegnare ai ragazzi soltanto nozioni, ma bisogna aiutarli a fare i conti con l’eccessivo livello di stress che caratterizza la vita odierna. Il nervosismo e l’aggressività riducono la capacità di imparare e influenzano negativamente i risultati scolastici, producono ansia e depressione, stimolano la violenza, il fenomeno del bullismo, le dipendenze e la dispersione scolastica».
La professoressa Finocchiaro dal prossimo anno andrà in pensione ma spera di poter continuare a diffondere e far praticare la meditazione trascendentale a nuovi e vecchi alunni. L'auspicio è di portare avanti l’insegnamento della meditazione trascendentale per gli studenti di Tremestieri attraverso un progetto Pon supportato con fondi statali. «Dal prossimo anno spero di continuare a seguire i ragazzi nel pomeriggio guidandoli nella meditazione – spiega Finocchiaro -. Molti genitori iscrivono i loro ragazzi nel nostro istituto proprio perché sanno che imparano a meditare”. I ragazzi hanno appreso le tecniche durante incontri con due insegnati di meditazione trascendentale Elefriede Cristofili e Ubaldo Cortinovis. Ai loro genitori è stata chiesta l’autorizzazione a praticare la disciplina. In seguito gli istruttori si sono dedicati ai ragazzi, suddivisi in gruppi di quattro per la meditazione. Anche ai docenti è stato insegnato a meditare, in modo da poter guidare i propri alunni nella meditazione giornaliera. «I ragazzi hanno imparato un suono da ripetere mentalmente per 10 minuti – precisa Giovanna Finocchiaro -. In questo modo la loro mente si svuota e i pensieri diventano più flebili. Il cervello così riposa e viene attenuata la tensione interna e lo stress di ogni ragazzo. Lo stato che si crea è diverso dal sonno, infatti chi medita rimane cosciente e sente ciò che accade attorno a lui». 

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