PALERMO. Mancano dalla scena musicale da sei anni, ma sono i rappresentanti numero uno della world music siciliana nel mondo, e su questa presa di coscienza, gli Agricantus ritornano con un nuovo disco, emblematicamente intitolato Turnari. «Ci siamo presi una bella pausa di riflessione - spiega Mario Rivera, bassista e fondatore del gruppo - , perché dopo tanti anni di lavoro, ne avevamo bisogno. È inutile nascondersi: ci sono stati degli attriti all'interno della band (che hanno portato alla formazione di due diversi gruppi, con due diverse formazioni, riuniti però sotto lo stesso nome, ndr). La pausa è servita per riflettere su quelle che erano state le origini del nostro lavoro insieme. Per il nuovo disco, ci siamo ispirati ai valori che ci avevano portato alla formazione del gruppo. E ancor prima di pensare a come registrare l'album, io e Mario Crispi volevamo al fianco persone che avessero battuto parte della nostra stessa strada. Come Giuseppe Panzeca, o Enzo Rao. Che erano già un po’ Agricantus, prima di essere nella band».
L'intento iniziale dei due fondatori del progetto era quello di coinvolgere l'intero nucleo storico, includendo quindi il compositore Tony Acquaviva e la cantante Rosie Wiederkehr. «Hanno preferito declinare il nostro invito: sarebbe stato bello poterci ritrovare a discutere - spiega Rivera - sul taglio da dare a questo progetto. Quando la condivisione è stata rifiutata, abbiamo continuato per la nostra strada, come d'altronde stanno facendo loro, con un'altra line-up». Che non è semplicemente un gruppo da palco: sia ben chiaro, la cantante Federica Zammarchi, il batterista Giovanni Lo Cascio e il mandoloncellista Giuseppe Grassi sono cuore pulsante della nuova band, compositori che hanno dato un apporto fondamentale in tutti i brani (basti pensare che la title track, Turnari, non è stata scritta dai membri storici del gruppo, ma da Aldo De Scalzi), e una seconda vita agli Agricantus. «Dopo il “Concertone” a Roma del Primo maggio, suoniamo a Palermo, il prossimo 19 giugno, al Giardino Inglese - conclude Rivera - , presentando il nuovo disco. Non ci saranno altre pause lunghe. La nostra volontà è quella di tornare nel panorama musicale italiano in maniera costante. L'attesa è servita soltanto a ritrovare una base forte di musicisti su cui poterci appoggiare».