PALERMO. Il metodo più antico per decorare i tessuti d’arredamento che possono essere rivestimenti, tovaglie, tende è il batik. Già nel nome della tecnica si cela il segreto. Il batik consiste infatti nel coprire parti di tessuto da tingere con cera liquida che impedisce l’assorbimento del colore in determinati punti. Si tratta di una tecnica antichissima che viene praticata in Indonesia, India meridionale e altre regioni del sud est asiatico sin dal XII secolo e che, in tempi recenti, è stata semplificata con dei procedimenti meccanizzati. Il sito www.lavoriincasa.it ha recentemente pubblicato tutti i segreti per decorare i tessuti di casa. Per risultati ottimali è necessario che la stoffa sia ben tesa. Chi non dispone di un telaio può facilmente rimediare utilizzando una vecchia cornice. È necessario poi sciogliere la cera e versarla sul disegno da riprodurre sulla stoffa e poi spargere con un pennello, in modo che la traccia si veda in trasparenza. Il prossimo step è quello di tingere la stoffa con un colorante e poi aggiungere del comune fissativo. La bellezza di questa tecnica consiste nelle screpolature che si formeranno sulle tracce in cera contribuiranno a creare quelle striature che rendono così affascinante questa tecnica. Una volta sciacquata, la stoffa, dovrà essere messa ad asciugare al sole per qualche ora. Le fantasie più comunemente riprodotte riguardano motivi geometrici e floreali che facilmente si adattato ai vari tipi di arredamento e spezzano con pochissimo la monotonia del moderno. Chi, invece, non è dotato di manualità ma non intende rinunciare a tingere da solo le proprie stoffe può annodare la stoffa in vari punti e poi immergerla nel colorante. Si verranno a creare delle particolari striature sempre diverse ed originali. Sa.Ra.
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