PALERMO. Secondo i dati Istat fino all’anno scorso oltre il sessanta per cento degli italiani aveva un pc in casa, senza considerare altri dispositivi come tablet e smartphone; percentuali in netta crescita che mettono in luce un problema legato alla sicurezza dei dati. Spesso un semplice backup può rivelarsi determinante per salvaguardare informazioni preziose. Così ci troviamo di fronte ad un proliferare di hard disk o unità esterne. Immaginate infatti il danno nel perdere per sempre il frutto di mesi di duro lavoro, o l'intera galleria di fotografie che da quando avete comprato la macchina fotografica digitale non avete mai stampato, relegandole in una cartella adesso irraggiungibile.
Nella casistica comune la perdita di dati è dovuta nel 56% dei casi ad un problema di tipo hardware; nel 26% ad errore umano, nel 9% al software, nel 4% dei casi a virus; infine, nel 2% dei casi ad un evento naturale.
Ma come dobbiamo comportarci quando il pc diventa inutilizzabile o peggio ancora quando il portatile cade rovinosamente? Lo abbiamo chiesto ad un esperto della materia: Leonardo Triassi, ingegnere informatico palermitano, che del recupero dati ne ha fatto una professione. Il suo sito www.recuperadati.it infatti rappresenta un punto di riferimento da Napoli in giù.
«Solo dalla Sicilia - dice Triassi - ricevo in media circa seicento richieste di intervento all'anno. Per lo più si tratta di casi in cui il pc ha subito una caduta accidentale. L'errore che fanno in molti è quello di rivolgersi all'amico esperto di informatica per tentare di recuperare le informazioni con l'ausilio di software spesso inutili. Mentre quando si sente il classico picchiettio della testina che comincia a fare un tac tac regolare bisogna spegnere il pc ed evitare ulteriori frizioni alla meccanica interna. Da me giungono quasi sempre casi disperati, proprio perché, prima di arrivare qui gli utenti provano la strada del fai da te. Il servizio di recupero dati rappresenta una sorta di ricovero ospedaliero, infatti l'intervento avviene spesso in ambienti liberi da polvere o altri elementi che una volta aperto l'hard disk potrebbero danneggiarne la superficie. Ed alla stregua di un intervento chirurgico capita sovente di dover trapiantare dei pezzi recuperandoli da altri dischi fissi».
Oggi si punta a velocizzare le operazioni montando sul pc i cosiddetti dischi allo stato solido, senza parti meccaniche in movimento, basati su memorie flash come quelle usate sulle pennette usb, ma quanto sono sicuri questi nuovi dischi fissi? «Vanno benissimo per velocizzare le operazioni di calcolo del pc, ma sono vivamente sconsigliati per fare backup di dati - continua Triassi - in quanto sono suscettibili di problemi elettrici ed in caso di guasto sono quasi sempre irrecuperabili».
Quando il Pc va in «rianimazione» Come recuperare dati e foto persi
Leonardo Triassi, ingegnere informatico palermitano, ha creato un sito internet che è un punto di riferimento. «Dalla Sicilia ricevo circa seicento richieste all’anno»
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