PALERMO. Storia e gusto uniti per un tour dedicato agli appassionati della cultura e del buon vino. È il viaggio che offre l’associazione di promozione turistica di Sambuca di Sicilia, Pro Loco L’araba Fenicia. I visitatori potranno ammirare le testimonianze delle varie dominazioni che sono approdate a Sambuca.
Ma non solo. Dopo le escursioni archeologiche sarà possibile degustare i prodotti tipici di questa terra, in particolare si sorseggeranno ottimi bicchieri di vino. Dai resti della civiltà greco-punica, passando dal periodo aragonese e borbonico fino alle pennellate di Giambecchina: così si snoderà il tour archeologico tra le strade di Sambuca di Sicilia. Parola di Calogero Guzzardo dell’associazione di promozione turistica di Sambuca di Sicilia, Pro Loco L’araba Fenicia: «Le tracce delle varie dominazioni straniere sono ancora oggi presenti».
Dalle testimonianze greco-puniche del vicino sito archeologico di Monte Adranone che ritroviamo al museo archeologico Palazzo Panitteri, ai resti del Castello Arabo e dei vicoli Saraceni, con il loro affascinante stile labirinteo, dalle numerose chiese e palazzi del periodo aragonese e borbonico, quando la Sicilia era divisa tra baronati, principati e marchesati al salone ottocentesco testimonianza del passaggio dei garibaldini durante l’impresa dei mille, al teatro liberty, alle pitture del famoso Giambecchina e quelle originali dell’artista francese Sylvie Clavel, la quale nodo dopo nodo costruisce le sculture tessili: sono le tappe del tour archeologico.
Sambuca è da poche settimane il 238° borgo più bello d’Italia, il 13° della Sicilia, l’unico della provincia di Agrigento per le sue ricchezze architettoniche e artistiche. Oltre all’arte e ai pezzi di storia, a Sambuca è possibile anche ammirare la natura: «È un paese ricco di riserve naturalistiche - spiega Guzzardo - come il lungolago che costeggia lo splendido lago Arancio, presso il quale si sono disputate negli anni ‘80 le gare mondiali di sci nautico o i sentieri della riserva naturale di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco».
Oltre agli occhi, un altro senso potrà godere delle meraviglie di Sambuca di Sicilia: il gusto. Il tour prevede anche una tappa all’interno delle cantine vinicole. «Sarà possibile assaporare le peculiarità enogastronomiche – continua Guzzardo - che possiede il nostro territorio. Come il vino Sambuca di Sicilia, prodotto da numerose cantine che si ubicano nel territorio agricolo di Sambuca o le Minne di Virgini De.Co., prelibato dolce inventato nel Settecento all’interno di un monastero in occasione delle nozze dei marchesi di Sambuca. Inoltre, c’è il formaggio Vastedda della Valle del Belice Dop, prodotto nei caseifici sambucesi, e l’olio extravergine di oliva. Non mancano i piatti della tradizione, come ad esempio le lumache con il sugo di pomodoro o il risotto con gli asparagi selvatici. Le visite guidate possono essere prenotate almeno 5 giorni prima, contattando il numero 334.7575978 o il sito internet www.prolocosambuca.it».
A spasso nella Valle del Belice Punto d’incontro fra greci e aragonesi
Un itinerario alla scoperta di Sambuca di Sicilia fra le dominazioni, la cultura, i paesaggi. Previste visite nelle cantine e nelle aziende, con degustazioni delle specialità locali
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