PALERMO. Il tour della ceramica in Sicilia. Un viaggio alla scoperta dei luoghi più legati all’artigianato locale. È un turismo di nicchia, ma che non muore, sempre florido nell’Isola, ricca di centri strettamente legati al nome della ceramica. Ecco perchè questa arte ancora oggi attira migliaia di appassionati e curiosi da tutto il mondo. Basti pensare alle recenti esposizioni di reperti artistici siciliani nei musei di New Work, Londra, Germania e Russia che hanno contribuito notevolmente a far aumentare i visitatori stranieri in giro per le vie siciliane della ceramica. Santo Stefano di Camastra, Patti, Caltagirone, con il suo Museo regionale della Ceramica che ha registrato nel 2012 più di 12.000 visitatori, Collesano, Burgio e Sciacca. Sono queste le città della ceramica siciliana, tutte, unite tra loro dalla Carta della ceramica, detta «Carta di Burgio» firmata nel 2010 con lo scopo di integrare le realtà museali con le scuole d'arte e con l'obiettivo di valorizzare e promuovere questa tradizionale attività artigianale.
Tra le diverse realtà del settore presenti nel territorio siciliano c'è l'associazione stefanense «Amici della ceramica» che vanta l'adesione di una ventina di artigiani ceramisti tra i più bravi in Sicilia e che organizza ogni anno la mostra della ceramica. «Santo Stefano di Camastra - dichiara Nicola Mirenda, presidente dell'associazione - è una cittadina di celebri ceramisti capace di incantare grandi e piccoli con il suo centro storico particolarissimo». Da visitare la Chiesa Madre con uno stupendo portale rinascimentale, il cimitero vecchio con le sue casette in miniatura rivestite di maioliche, le antiche fornaci per la cottura della ceramica, il santuario di Letto Santo e il Museo delle Ceramiche (vecchio Palazzo Trabia). «La mostra, giunta alla 36° edizione - parla Filippo Fratantoni, socio fondatore e assessore all'artigianato del comune di Santo Stefano, e celebre ceramista - è un momento unico per ammirare le opere esposte per le vie del paese dei vari maestri ceramisti». Quest'estate il tema della mostra sarà l'Orlando furioso e prevederà eventi collaterali come rappresentazioni teatrali, musica dal vivo, teatro dell'opera dei pupi, e tanto altro ancora». Altra associazione che si occupa di tour e di viaggi per le vie della ceramica siciliana è l'associazione culturale «Sicilia delle Meraviglie» a Palermo. «La città principe - dichiara Annalisa Messina, addetta agli itinerari - è certamente Santo Stefano di Camastra, ma anche Sciacca, famosa per la lavorazione della ceramica invetriata e per le sue maioliche, Burgio con il Muceb, museo della ceramica di Burgio e Patti con la famosa "pignata" in mostra tutto l'anno, sono tra le città più visitate dagli appassionati». Caltagirone, poi, attira tanti visitatori grazie alla scenografica scala della Matrice, con i suoi 142 gradini in ceramica policroma e il Museo regionale della ceramica che espone un'ampia raccolta di manufatti provenienti da tutta l'Isola, alcuni dei quali risalgono alla preistoria. Il museo è aperto tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 9 alle 18,30; il costo del biglietto intero è di 4 euro, 2 per quello ridotto e di 1 euro per i residenti nella provincia di Catania. «L'itinerario della ceramica siciliana - termina Messina - si può svolgere in tre/quattro giorni pernottando in B&b o agriturismo al costo medio di 35-40 euro a notte, mangiando presso trattorie e locali tipici con menù turistico di circa 15-20 euro a persona».
Da Caltagirone a Santo Stefano: in migliaia per il tour della ceramica
Le associazioni propongono agli appassionati itinerari alla scoperta delle botteghe, delle scuole d’arte e delle tecniche. Si possono svolgere in tre o quattro giorni pernottando in B&b o agriturismi
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