PALERMO. Attenzione alle offerte low cost. L'inganno, a volte, si nasconde dietro l'angolo. E quello che può sembrare un affare, per chi vuole sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica o estetica, si potrebbe trasformare in un incubo. «Ci sono protesi di vari prezzi, ovviamente su un range di qualità. Noi rilasciamo una certificazione e i prodotti vengono aperti davanti al paziente», dice Arianna Claudia Sanzo, chirurgo plastico ed estetico di Palermo. «Capita molto spesso che pazienti affidati al low cost siano tornati perché scontenti. Le strutture devono essere idonee, il personale molto qualificato e i materiali di ottima fattura».
Si parla, quindi, di malepractice, soprattutto quando vengono operati pazienti con alto rischio di complicanze o usate protesi scadenti. «Non si deve generalizzare. Ma si compra spesso un buono per un intervento, ma non l'intera operazione». Dalla più richiesta mastopalstica additiva, agli interventi di obesità, alla blefaro plastica, il settore non si arresta. «C'è un continuo pullulare di proposte di chirurgia e medicina estetica sottocosto», dice Adriana Cordova, professore ordinario di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva all’Università di Palermo. «È necessario che l'ordine dei medici eserciti dovuti controlli. La pubblicità è lecita, ma bisogna accertarne la veridicità».
R. VEC.
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