PALERMO. La musica può aiutare mente e corpo a distendersi e allenarsi. Sempre più discipline praticate nelle palestre siciliane usano la musica come carburante durante le lezioni. La melodia può essere il risultato di una selezione di brani ad hoc per muoversi a tempo, come nel fitness musicale, oppure può essere suonata durante le lezioni con strumenti particolari come avviene per la copoeira e le danze africane. L'ente di promozione sportiva Asc confederata con Confcommercio Palermo e con il Coni promuove tutte le discipline che sono accompagnate sempre da musica o anche da strumenti suonati dal vivo.
A Palermo le lezioni di fitness musicale sono molto frequentate sopratutto dalle giovani mamme con età media di 40 anni. Mentre le lezioni di danze afrobrasiliane sono frequentate da chi vuole scaricare lo stress e liberare la mente. Una lezione ad alto ritmo avrà come sottofondo canzoni con numero maggiore di «battiti per minuto» (Btm), una a basso impatto sarà accompagnata da una musica con un numero inferiore. «La musica che scelgo deve essere attuale e coinvolgente - spiega l'insegnante di fitness musicale Antonella Greco -. Lo scopo di questa disciplina è di potenziare i muscoli di tutto il corpo: un giorno si punta la lezione sul Gag (gambe, addome e glutei), un giorno sui bicipiti e così via». «Negli anni è cambiata anche l'età media dell'utenza - spiega Greco - In passato la fascia d'età arrivava al massimo di 35 anni, oggi partecipano anche persone di 70 anni. Le lezioni più frequentate sono quelle del mattino alle quali partecipano le giovani mamme dai 35 ai 50 anni che lasciano i figli a scuola e vengono in palestra. Le adolescenti, invece, rispetto al passato sono le meno motivate e arrivano con posture sbagliate perché stanno molto davanti al pc».
A Palermo si praticano discipline come la capoeira e le danze afrobrasiliane. In queste c'è un forte legame tra movimento fisico, musica e canto. Per la capoeira ci si allena seguendo il ritmo degli strumenti che vengono suonati dal vivo, ovvero il birimbao, il pandeiro, atabaque e agogo. La «professora» latina Caterina Sacco del gruppo Capoeira do mar spiega in cosa consiste: «Chi comincia a praticare la capoeira imparerà anche a suonare gli strumenti. E questo è un motivo in più di coinvolgimento. Mentre per le danze afrobrasisiane gli allievi vengono trascinati dal ritmo della percussione che entra in collegamento con il proprio cuore e riesce a far uscire dalle persone il massimo dell'energia. Viene insegnata non solo l'attività ginnica, ma una cultura e una danza con una dimensione storica del Brasile».
Anche dall'Africa giungono a Palermo ritmi e danze suonate dal vivo durante le lezioni. «Le vibrazioni delle percussioni arrivano in maniera molto più diretta rispetto alla musica di un cd - spiega Doudou Diouf -. Il ballerino ha bisogno della ricezione di queste vibrazioni per potere esprimersi attraverso il suo corpo, perché il ritmo africano è fatto per ascoltare, sentire e ballare». La danza senegalese è molto dinamica e atletica, caratterizzata da salti, giri su se stessi e frequenti stacchi. Imparare a ballare come si fa in Africa diventa un modo per entrare in relazione con una cultura lontana, fatta di usi e costumi diversi. «Sono convinto che danzare può essere anche un modo di viaggiare - conclude Doudou Diouf - nel senso di staccarsi dalla vita quotidiana per entrare in un altra dimensione spensierata e positiva".
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