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Natale, tempo di mercatini Si parte anche con la crisi

Nonostante la mancanza di collegamenti a prezzi abbordabili, in molti dall’Isola decidono di spostarsi nel nord Italia e nel resto d’Europa per visitarli

Piacciono, e anche tanto. Stiamo parlando dei famosi mercatini di natale, un mix di luci, colori, musica e tradizione, nel quale sacro e profano camminano quasi di pari passo. In tutti gli angoli del pianeta, o quasi, cominciano a snodarsi lungo i corsi principali chioschetti e bancarelle pieni di leccornie e prodotti artigianali. Un mercatino, una fiera, dove acquistare i regali di Natale per i propri cari, accompagnati da un’atmosfera magica e suggestiva. Un turismo, questo, fortemente d’élite, ma che non riesce a trasformarsi in turismo di massa per mancanza di collegamenti dalla Sicilia.


«Noi siamo praticamente il nord Africa – afferma Salvo Cambria dell’agenzia Conca d’Oro di Palermo -, mentre questi mercatini sono concentrati al nord d’Italia e centro Europa. I voli aerei, purtroppo, ci isolano un po’ da tutto questo e, spesso, chi decide di partire deve vedersela con voli troppo costosi. C’è, però, chi ha percepito il messaggio e decide di prenotare con 4-5 mesi d’anticipo, in modo da volare a costi dignitosi».


I siciliani, dunque, tornano a prenotare i loro voli presso le agenzie di viaggio: il consulente, cercherà la tariffa migliore e prenderà soltanto il 10% del costo del volo. «I più bei mercatini natalizi sono lontani dalla nostra Sicilia, purtroppo – continua Cambria – anche per quelli in Italia, se non ci si pensa anzitempo, si rischia di vedere tariffe aeree assurde, nonostante i prezzi degli alberghi siamo sempre molto competitivi, in base, chiaramente, alle stelle della struttura e al loro posizionamento nella città».


Il Trentino Alto Adige è primo in classifica come meta preferite dai siciliani per i mercatini (tra cui la Moena, in particolare), seguito dal Friuli Venezia Giulia, dalla Valle D’Aosta e dalle Alpi, al confine con l’Austria. I periodi perfetti per visitarli riguardano, soprattutto, i 3 fine settimana che precedono il natale, rispettivamente il 6, il 13 e il 20 dicembre, motivo per cui si vendono moltissimi soggiorni di soli 3 giorni e 2 notti. E ancora Bolzano, Merano, Innsbruck.


«Abbiamo venduto moltissimi pacchetti di 3 giorni e 2 notti per Innsbruck – dice Daniela Vinci, dell’agenzia di viaggi Pirelli di Palermo -. Si tratta di vacanze che cominciano con il periodo dell’Immacolata e si concludono subito dopo il natale. L’unica pecca è che il meridione è un po’ escluso da questo circuito, dunque bisogna prenotare voli più costosi e prendere il pullman per spostarsi. Il pacchetto costa 339, mezza pensione con pranzo libero e cena in hotel. Nonostante vi siano delle spese aggiuntive, che riguardano appunto gli spostamenti, questa rimane la meta preferita da tutti i siciliani e gli italiani in genere».


Proprio il primo mercatino di Natale italiano ebbe sede, nel 1970, a Bolzano e, da allora, i mercatini riempiono le strade, i vicoli e le piazze italiane di melodie natalizie, idee regalo particolari e ricercate, di profumi speziati e di castagne calde, il tutto in una cornice piena di giochi di luci. Nei mercatini si può trovare veramente di tutto: dai prodotti artigianali a quelli un po’ più moderni, dai giocattoli in legno, ai centrini ricamati dalle nonne di paese, dai complementi d’arredo agli addobbi per l’albero, dai gioielli prodotti a mano, ai capi d’abbigliamento in lana fino ad arrivare alle squisite prelibatezze dolciarie le quali, è doveroso, accompagnarle da una fumante cioccolata calda. Un mondo magico che anima ogni regione d’Italia e che, fino all’epifania, accende i riflettore sul natale e dintorni.

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