PALERMO. Non più solo a mela o a pera, secondo recenti studi, esistono ben cinque diverse conformazioni corporee femminili, a seconda della localizzazione delle adiposità e, quindi, cinque diverse strategie di look per valorizzare le forme. La donna, detta a pera o ad anfora, presenta tratti tipicamente mediterranei con spalle strette, vita sottile e fianchi, sedere e cosce larghi. In questo caso vanno messi in risalto il seno e la parte superiore del corpo, minimizzando quella l’inferiore con lunghe gonne o leggings neri sotto agli abiti.
La donna a mela soffre, invece, di obesità ginoide, cioè l’accumulo del peso in eccesso è su vita, pancia, tronco, seno e anche le braccia. Spesso ha belle gambe, longilinee e proporzionate, perfette per gonne corte, longuette con spacchi. Mai mettere in evidenza il punto vita, gli «strizzamenti» causano l’effetto wurstel.
Tra le new entry nei tipi di fisico, c’è il triangolo invertito, quando le spalle sono più larghe dei fianchi, le cosce e il sedere sono più piccoli e vanno messi in mostra. Una nuova figura geometrica è anche il rettangolo, dove il punto vita non è definito e le spalle e i fianchi hanno la stessa larghezza. L’abbigliamento da preferire sarà ricco di dettagli, volumi e stampe per rendere più movimentato e femminile il corpo. Sì a righe diagonali e pois, no a quelle orizzontali che ingrandiscono il girovita.
Infine c’è la donna a clessidra, che come la donna a rettangolo, ha le spalle e i fianchi della stessa larghezza ma ha una vita sottile e ben definita. Il vitino da vespa che il mondo invidia, modello di sensualità preferito dagli uomini. Merita cinture gioiello e altri focus d’attenzione, come abiti aderenti.
MI. AV.
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