Che la cucina siciliana sia molto amata, non è una novità. Fa piacere, ma non stupisce quanto emerso dal sondaggio condotto da TripAdvisor, famoso sito di consultazione enogastronomica, che vede l’Isola al primo posto come preferenza della buona cucina italiana.
I siciliani sono un popolo di buone forchette, chi potrebbe dimostrare il contrario? A conquistarsi il podio, seguita da Emilia Romagna e Toscana, è proprio la Sicilia con il suo bagaglio culturale immenso che deriva dal sostrato storico che la contraddistingue. A dirlo 1300 viaggiatori italiani: il 20% di loro indica la regione in pole position per la migliore offerta culinaria a livello nazionale. Le materie prime eccellenti si sposano divinamente con ricette tipiche, creando un simposio di gusto e sapori unici.
«La Sicilia si è imposta sulle altre regioni forse per il fatto che i visitatori apprezzano una cucina in piena evoluzione, dove tutto cambia pur mantenendo le radici della tradizione», dice Peppe Bonsignore, chef de L'Oste e il Sacrestano di Licata. «E poi quando la materia prima è eccellente, è difficile non apprezzare i piatti che ne derivano. Il gambero rosso di Licata, ad esempio, come si fa a non amarlo? Il suo gusto e il suo profumo sono inconfondibili».
Sul sito di TripAdvisor mostra però delle reticenze: «I recensori non sono sempre attendibili, c'è chi scrive per sentito dire, senza alcuna consapevolezza. Questo fa male alla ristorazione e alla gastronomia».
La recensione deve quindi essere letta e ben interpretata. «Io non seguo più questo sito, in quanto mi è capitato di leggere il falso anche sulla mia persona». A parlare è Giuseppe Costa, chef de Il Bavaglino di Terrasini. «È quello che spesso si scrive il problema, e non se piace o non piace la cucina di un luogo. Con queste recensioni si dà a tutti, senza alcun filtro, la possibilità di scrivere». Recensire sì, ma senza rovinare gratuitamente la reputazione, insomma. «Il cliente tipo che viene nel mio locale non è da TripAdvisor».
Certo è che pare essere cambiato il livello medio del turista che viaggia e che arriva in Sicilia. «Il mare, il sole, i monumenti, e non per ultimo il cibo della nostra Isola affascinano». E poi gli ingredienti naturali con sapori davvero unici: dall'olio d'oliva alle verdure, dal pesce alle pietanze più condite. «I turisti italiani che arrivano qui non necessariamente hanno il portafogli pieno: chi arriva in Sicilia sa che può mangiare bene anche per strada», e non solo in ristoranti stellati. «È davvero inconcepibile che tutti possano scrivere senza alcuna attestazione vera, che tutti possano criticare senza alcuna registrazione che ne attesti la credibilità», dice Accursio Crapraro che dal prossimo anno aprirà il suo nuovo locale a Modica. «Da una parte ci sono persone che scrivono commenti veri, reali, dall'altra molte falsità. Sul fatto che la Sicilia sia al primo posto, non è una novità: anche la nostra Isola ha un territorio che offre una vasta gamma di prodotti grazie al clima e alla configurazione geografica», che conferiscono profumi e gusti autentici. Non per ultima la complessità non indifferente di cultura storica che ricettario infinito.