PALERMO. Il mal di schiena può capitare a tutti, giovani e adulti, sportivi e sedentari. Pippo Carrubba, preparatore atletico specializzato per il recupero funzionale e lavoro posturale nella palestra Fit club di Palermo, sostiene che le cause del comunissimo mal di schiena sono molteplici ed ognuna va trattata con metodologie mirate.
«Per ogni tipo di dolore va preventivamente ricercata la sua causa e bisogna agire per eliminarla. È per questo motivo che, nel mio lavoro adotto costantemente delle dinamiche di prevenzione», dice Carrubba. «Nella mia esperienza - aggiunge -, ho potuto notare come la maggior parte dei casi di dolori al tratto lombare sia provocata da scompensi posturali. In molti casi è l’attività lavorativa che costringe le persone ad assumere una postura scorretta. A titolo esemplificativo possiamo citare i dentisti o i rappresentanti che, per la posizione assunta durante le ore di lavoro, sono spesso soggetti a dolori muscolari a livello lombare. I primi possono andare incontro a disequilibri a livello del bacino, con conseguente forte contrazione dei due muscoli fondamentali l’ileopsoas e il piriforme. Gli altri invece, passando molte ore alla guida, possono “stressare” il muscolo piriforme, il che può dar luogo a lombalgie».
Tante possibili cause, dunque, ma la parola d’ordine è sempre la stessa: prevenzione. Pippo Carrubba infatti spiega che «anche l’attività sportiva svolta in maniera inappropriata può provocare danni. Ecco perché è fondamentale affidarsi a persone specializzate ed esperte che possano valutare caso per caso ed adeguare l’attività all’età della persona e alla giusta prevenzione posturale che serve a compensare gli stress fisici».
Anche la sedentarietà è nemica della schiena, in questo caso infatti, l’assenza di attività fisica può provocare un ipotono muscolare che si ripercuote sulla postura. Fondamentale è cambiare lo stile di vita, continuando a fare esercizi posturali anche quando il dolore è sparito e il nostro corpo è tornato in equilibrio, lavorando sempre in prevenzione.
S. I.
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