PALERMO. A riconoscere le belle qualità di Giulia e ad accoglierla in un abbraccio di moda è stata anche Daniela Del Cima che non solo ha contribuito a renderla più bella durante lo spettacolo che l’ha eletta ma continua a seguirla, come per il suo primo importante debutto televisivo dopo il concorso, domenica scorsa, ospite da Barbara D’Urso su Canale 5. «Ciò che mi ha colpito – racconta la Del Cima - è che pur essendo molto giovane appena le ho mostrato un abito importante, lungo e color rosso cardinale, ha esclamato: “Finalmente un po’ di couture”. È la prova che anche le più giovani vogliono sentirsi signore e l’eleganza è un concetto insito in loro. La voglia di moda le appaga e concorsi come questo danno la possibilità di farlo, anche a chi in origine non avrebbe potuto. Mi infastidiscono le polemiche perché penso che, per emergere, sia meglio passare attraverso un numero che attraverso un letto».
Non ha peli sulla lingua, la stilista, nel difendere la manifestazione rispondendo indirettamente alle critiche che sono arrivate prima della manifestazione. E anche la neo eletta ha difeso il valore delle miss. Non per niente il suo tatuaggio sulla spalla recita: «Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza».
Anche lo stile degli abiti, durante i quadri e le uscite della gara, è stato influenzato dalle polemiche. Non solo bikini, questa stagione. «Ho fatto indossare alle ragazze una gonna in crinolina nera e di tulle bianco, con una t-shirt che ho chiamato ”I'm a Miss”, nel senso però di “io sono una signora”. Uno stile semplice, data la loro giovane età, ed anche un tributo alla danza visto che chi si affaccia al mondo dello spettacolo pratica questa disciplina. Per l’ultima uscita di gruppo, invece, ho scelto delle gonne a ruota, in taffetà di seta, per nove metri quadrati di tessuto, ricche nella loro semplicità, ho giocato con i colori, sette gradazioni ispirate all'autunno, dal giallo Siena chiaro al rosso cardinale, visto che era la prima Miss Italia fatta in questa stagione, e ho sostituito paillettes, Swarovski e lustrini con la lucentezza dei riflessi della seta, per sottolineare la nuova filosofia del concorso». MI. AV.