PALERMO. Bar e ristoranti aperti ai cani. Centinaia le adesioni a Palermo, Catania e Messina. Già da questa settimana, i locali che accoglieranno i quattro zampe, esporranno un adesivo con su scritto «Io posso entrare». I primi a esporli saranno gli esercenti palermitani. Seguirà Catania la prossima settimana. Intanto, nel capoluogo l'Unione pubblici esercizi di Palermo della Confcommercio sta sperimentando un'app che permetterà ai proprietari di cani di trovare i ristoranti e i bar «pet friendly» a loro più vicini.
Il celeberrimo cartello «Io non posso entrare», poco amato dagli animalisti e dai proprietari di cani ed esposto nelle vetrine di bar, ristoranti e pub, sarà presto sostituito dal più accogliente «Io posso entrare» e potranno esporlo quegli esercizi commerciali che hanno deciso volontariamente di aderire alle nuove disposizioni della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) a livello nazionale, diffuse in occasione della presentazione del suo Manuale di prassi igienico sanitaria, rivolto agli associati. Le nuove disposizioni, che tra l'altro si adeguano alla normativa europea in materia igienico-sanitaria e di accesso dei quattro zampe nei luoghi pubblici, sono state già ben accette dagli esercenti siciliani. «Almeno un centinaio - spiega Gigi Mangia, presidente dell'Unione pubblici esercizi di Palermo - le risposte positive pervenute nel capoluogo. Stessi numeri anche a Catania. Segue Messina con qualche numero in meno, ma perché in percentuale inferiore è il numero degli esercenti rispetto alle altre due province».
Proprio da Palermo, già da questa settimana, i primi esercenti potranno ritirare, presso la sede della Confcommercio, gli adesivi che attestano il locale come «pet friendly», cioè che permette l'accesso anche ai clienti con al seguito il proprio cane, sia esso di piccola o grossa taglia. In questo modo, i proprietari potranno scegliere fra i ristoranti, bar, rosticcerie, pub e locali in cui andare a mangiare in compagnia del proprio amico a quattro zampe. Dalla prossima settimana, adesivi in vista anche a Catania.
Le nuove disposizioni sono state ben apprezzate perché «in effetti - aggiunge Mangia - era un'esigenza abbastanza diffusa sia dai clienti proprietari di cani, in particolare turisti, che proprio qui in Sicilia hanno difficoltà a trovare strutture adeguate ai loro animali, ma anche dagli stessi esercenti». Un servizio in più e a basso costo «significa maggiori fatturati: più servizi dai e più clienti soddisfatti hai». Insomma, una decisione che sembra mettere d'accordo proprietari ed esercenti, «purché - sottolinea Mangia - ci siano delle regole condivise e osservate dai proprietari-clienti nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, comunque presenti e non discutibili».
Per rendere ancora più «pet-friendly», gli esercizi commerciali, a Palermo si sta sperimentando una mappa dei locali che accolgono i quattro zampe e persino un'app, che, attraverso il proprio smartphone, permetterà ai clienti che vanno a spasso con Fido di scegliere in quali ristoranti e locali potersi recare.