PALERMO. Via libera dunque ai cani nei bar e ristoranti, ma, ricorda la Fipe: «Sarà necessario seguire alcune semplici regole di tipo igienico-sanitario». Ad entrare, infatti, potranno essere solo i cani a guinzaglio e che indossano la museruola, «che il proprietario - specifica Luigi Mangia, presidente dell'Unione dei pubblici esercizi di Palermo - dovrà lasciare al cane per tutto il tempo di permanenza all'interno del locale». Fido, inoltre, non potrà gironzolare liberamente ma dovrà «stare sotto il tavolo», se si è in un ristorante o in una pizzeria, oppure semplicemente accanto al padrone, se si è in piedi in un bar.
Negli esercizi commerciali «per friendly», inoltre, dovrebbe esserci una ciotola in cui i quattro zampe possono bere, ma potranno farlo «solo all'esterno del locale», perché solo all'esterno sarà possibile rimuovere la museruola. Nessuna limitazione sulla taglia del cane, ma «buona regola presume - dice Gigi Mangia - che non ci sia più di uno-due cani in un ristorante».
Non in tutti i locali, in realtà, è permesso loro l'ingresso: nei buffet soprattutto resta il divieto. «I pub o ristoranti che servono il cibo nei tavoli a buffet, ad esempio, non dovrebbero accogliere i quattro zampe, per una maggiore sicurezza igienico-sanitaria. Stessa situazione per i ristoranti che hanno le cucine separate dal luogo di distribuzione o consumazione del cibo».
Nulla cambia, invece, per l'ingresso dei gatti nei pubblici esercizi. Il micio, infatti, potrà entrare solo se tenuto dentro il trasportino, evitando sempre i locali che allestiscono buffet o con le cucine a vista. «Fermo restando - conclude Mangia - che l'esercente aderisce alle nuove disposizioni in maniera volontaria». Insomma, nulla da ridire se all'interno del proprio ristorante o bar il proprietario continua a negare l'accesso ai migliori amici dell'uomo.
A. S.