PALERMO. Un programma per stimolare l'apprendimento dei bambini. L’invenzione di un palermitano, insieme ad altri giovani talenti, è stata partorita in 72 ore a bordo di un bus in giro per l’Italia. Ma andiamo con ordine.
Sin da piccoli abbiamo superato le difficoltà compiendo il primo passo, grazie all'abbrivio: quel magico impulso che ha dato vita a tutte le nostre conquiste; sarà per questo che la tendenza degli ultimi anni, in ambito imprenditoriale, favorisce la fase di avvio delle startup, quasi tutte improntate ad offrire servizi attraverso l'interattività tecnologica, aiutate da manager e grandi gruppi a compiere il primo passo senza rischi.
Oggi tutto viaggia via internet, così sentiamo sempre più spesso parlare di nuove attività legate al mondo dell'imprenditoria digitale. E su questa scia, qualche giorno fa un'inedito format, denominato StartupBus, ha permesso ad un gruppo di giovani talenti di attraversare l'Italia su un bus creando, in sole 72 ore, un'idea imprenditoriale in una competizione davvero inusuale, conclusasi a Vienna, dove si sono incontrati diversi StartupBus provenienti da tutta Europa per eleggere il vincitore.
Il progetto italiano che si è aggiudicato il match contro gli spagnoli è stato realizzato da un team di programmatori ed esperti di marketing che si sono incontrati per la prima volta a bordo del bus che li avrebbe portati a Vienna: Eugenia Brini, Arina Drucioc, Luca degli Esposti, Daniele Guiducci, Carmelo Presicce, Manuel Ronzoni ed il palermitano Francesco Passantino. «Con lo StartupBus siamo stati nei centri dove oggi in Italia si sviluppa l'innovazione tecnologica - racconta Passantino -. Abbiamo partecipato a seminari e workshop presso il Luiss EnLabs di Roma, I3P di Torino, i Talent Garden di Torino e Milano e H-Farm a Treviso. È stata un'esperienza davvero unica: tra una tappa e l'altra abbiamo sviluppato un'idea d'impresa in condizioni quasi estreme, a bordo di un bus con connessioni scadenti, realizzando in tre giorni quello che generalmente si fa in diversi mesi di lavoro. Alla fine abbiamo creato Feedbadge (www.feedbadge.me), una soluzione sviluppata per stimolare l'apprendimento dei bambini tramite una sorta di gioco, con l'attribuzione di premi (badge), che l'insegnante dà allo studente in base al raggiungimento degli obiettivi». Ma non solo: «Il sistema - continua - fornisce anche al genitore la possibilità di vedere i progressi via web, consentendo inoltre la stampa di un poster con i successi conseguiti dallo studente. Feedbadge segue il processo di educazione del bambino anche nelle attività extra-scolastiche, dalla musica allo sport, proponendosi come opportunità per una rivoluzione positiva basata sulla stimolazione dell'apprendimento».
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