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Ed ecco Furby, quel fenomeno da 40 milioni di pezzi venduti

PALERMO. Nato nel 1998, ha le sembianze di un Gremlins e diventa simpatico o antipatico secondo l’educazione che gli viene data. Nato sulla scia del successo planetario del Tamagotchi, Furby è il peluche di nuova generazione dotato di un cuore tecnologico che comprende un microfono, sensori tattili e occhi retro-illuminati a Lcd, con i quali cambia la fisionomia della sua personalità in base agli stimoli esterni. È un simpatico pupazzetto creato dalla Hasbro che cambia umore in base a come viene trattato. I sensori uditivi e tattili, infatti, gli permettono di reagire agli stimoli del suo padroncino e dell’ambiente che lo circonda. Se gli parlate, lo accarezzate, lo solleticate e gli fate le coccole sin dai primi giorni assume un carattere docile e simpatico e lo mantiene nel tempo, mentre scuoterlo o capovolgerlo a testa in giù potrebbe renderlo dispettoso. Conosce 800 frasi diverse, ma parlandogli apprende l’italiano e grazie ad un’applicazione per smartphone gli si può dare da mangiare interagendo con il display del cellulare.
Sul web vi sono già diversi blog dove migliaia di utenti si scambiano pareri ed informazioni su come trattare il proprio cucciolo tecnologico, addirittura la pagina facebook italiana ha da poco superato i 700.000 fan, mentre negli Usa e in Gran Bretagna è il giocattolo più richiesto in assoluto, con ben oltre 5 milioni di pezzi venduti in pochi mesi.


O. ES.

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