PALERMO. La casa ecologica «parla» siciliano, anzi il catanese. E’ proprio dalla città ai piedi dell’Etna che arriva BioNica, spin off del più complesso progetto di CasaB2 che vede coniugata la più innovativa bioedilizia con il design siciliano.
L’esempio di quella che sarà la casa del futuro, dopo un tour partito da Milano è in esposizione anche oggi a Catania nell’ambito del Saem, il Salone dell’edilizia del Mediterraneo allestito alle Ciminiere. Il nome scelto dai cinque giovani creatori dello studio Fra Architettura ed Ecoinnovazione spiega già tutto: «bio» perché la costruzione promette di rispettare l’ambiente offrendo tutti i comfort; «nica» perché la casetta portata in giro per l’Italia è molto piccola: due metri quadri. Si possono comunque creare abitazioni di dimensioni molto più grandi.
L’obiettivo è riuscire a recuperare l’acqua piovana e ad utilizzare l’energia del sole che di certo in Sicilia non manca. Proprio come fecero gli antichi romani nelle più lussuose abitazioni patrizie. «Volevamo mettere a frutto l'esperienza maturata negli ultimi anni e concentrarla in un progetto modulare per una casa di Classe A che includa tutte le tecniche di eco-innovazione già consolidate per ottenere un edificio bio-compatibile in clima caldo con costi contenuti – spiega l’architetto Fabrizio Russo -. L'idea è mettere insieme progettisti ed aziende siciliane per fornire un prodotto ”chiavi in mano”, dal progetto al collaudo».
L’innovazione di BioNica sta proprio nel materiale con cui è realizzata. Si tratta infatti dell’Xlam: «Pannelli di legno massiccio a fibre incrociate, che, costituendo anche la struttura del fabbricato – spiega Ettore Mangione, uno dei cinque ideatori del progetto- consentono di fornire vantaggi a livello di prestazione, di tempi di realizzazione, di isolamento acustico, di resistenza a sismi e fuoco. In più, la standardizzazione del progetto, prevede l'impiego di impianti integrati basati sull'energia solare con fotovoltaico e solare termico, di un sistema di riscaldamento a pavimento radiante, oltre all'utilizzo del tetto giardino e del recupero delle acque piovane».
Tanti quindi i vantaggi offerti. «Abbiamo così una rapidità di realizzazione e risparmio energetico nei climi caldi – aggiunge Giovanni D’Amico -. La rapidità è dovuta al fatto che gli elementi strutturali che compongono la casa possono essere realizzati in fabbrica e montanti in pochi giorni in cantiere. Il risparmio energetico è stato ottenuto ottimizzando la forma della casa e utilizzando materiali che riescono ad evitare i surriscaldamenti estivi e le dispersioni termiche invernali».
Occhio anche al prezzo. I creatori di Bionica assicurano che i costi di una casa in legno con finiture ed impianti realizzati con criteri di bioedilizia non superano quelli di un fabbricato con struttura in cemento armato. Per superfici superiori ai 90 mq il costo di realizzazione è simile a quello dell'edilizia tradizionale che si aggira sui 1500 euro al metro quadro e include inoltre impianti evoluti per ottenere il massimo risparmio energetico.